Indietro Terapia dell’ipotiroidismo primario nel paziente adulto non in gravidanza

Produttore

AME – Associazione Medici Endocrinologi, in collaborazione con: Associazione dei pazienti con patologie tiroidee, AIT, AIMN, FADOI, SIE, SIMG, SIPMEL, SIUEC

Abstract

In condizioni di integrità dell’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide e in assenza di patologie concomitanti, le diagnosi di ipotiroidismo subclinico (TSH elevato con FT4 normale) e conclamato (TSH elevato con FT4 sotto la norma) sono rilevate nel 4.3-8.5% e, rispettivamente, nello 0.3-0.4% della popolazione, con frequenza maggiore nel sesso femminile e nell’età avanzata. Nelle aree iodio-sufficienti, l’eziologia più comune è la tiroidite autoimmune, mentre le più frequenti cause iatrogene sono la tiroidectomia, la terapia radiometabolica con 131-I e l’uso di alcuni farmaci (inibitori delle tirosin-kinasi, amiodarone, litio, interferone). L’orientamento è raccomandare il trattamento per valori di TSH ≥ 10 mIU/L, mentre meno chiari sono i benefici nei soggetti con TSH compreso fra 4.5 e 10 mIU/L, fatta eccezione per la gravidanza. Il trattamento prevede l’uso della L-tiroxina, in diverse preparazioni sintetiche, che deve sostituire i preparati di tiroide essiccata. Non è dimostrato che il trattamento combinato con T3+T4 sia superiore alla sola L-tiroxina. Scopo della linea guida è produrre raccomandazioni operative per la gestione clinica dei pazienti con ipotiroidismo primitivo non in gravidanza, sulla base delle evidenze disponibili e nel rispetto delle preferenze del paziente, valutando setting e consumo di risorse per la contestualizzazione più appropriata nel Servizio Sanitario Nazionale.

 

Data di presentazione

Marzo 2023

Data di accettazione

Marzo 2023
Stato: Giudicata eleggibile. In progettazione.


Linee Guida SNLG

Endocrino-metaboliche Linee guida in progress