L’alcol è uno dei principali fattori di rischio e di malattia e tra le prime cause di mortalità prematura e di disabilità evitabili. Ogni anno l’alcol causa nel mondo 3,3 milioni di morti. Il consumo di bevande alcoliche è complessivamente responsabile di mortalità prematura, disabilità e insorgenza di oltre 230 patologie che costano alla società almeno 17 milioni di anni di vita persi. Incidenti, malattie cardiovascolari e cancro sono le tre categorie che contribuiscono per oltre il 90 % alla mortalità attribuibile direttamente o indirettamente al consumo di alcol. L’alcol è responsabile di numerose problematiche sociali ed è il primo fattore di rischio emergente rispetto a tutte le sostanze illegali per episodi o atti di violenza, criminalità, maltrattamenti familiari verso il partner o verso i minori, per perdita di produttività e di lavoro, e, non ultimo recentemente indicato come fattore concorrente alla maggiore suscettibilità all’insorgenza di malattie infettive (come per esempio la tubercolosi, l’AIDS e la polmonite).
Nel Global status report on alcohol and health e nell’European Alcohol Action Plan 2016-2020 la World Health Organization (WHO) richiama i Governi a sostenere la prevenzione di decessi e patologie alcol-correlate; per riuscire a diminuire l’impatto sociale e di salute dell’alcol e ridurre gli elevati costi che la società paga alle competenti istituzioni nazionali di tutela della salute si chiede un rinnovato sforzo per incrementare i livelli di consapevolezza sui rischi legati al bere. Le attività di ricerca e di valutazione condotte dall’ISS nell’ambito dei progetti europei, tra cui la Joint Action co-finanziata dall’UE sulla riduzione del danno alcol-correlato (RARHA), il progetto FYFA (Focus on Young, Football and Alcohol), le attività di comunicazione e prevenzione internazionali anche relative alla FASD (Fetal Alcohol Sindrome) sono state l’esperienza più rilevante e qualificante l’Italia a livello europeo ed internazionale fornendo supporto al monitoraggio dell’implementazione sulle politiche sull’alcol negli Stati membri e uno nuovo standard di formazione sull’identificazione precoce e l’intervento breve (IPIB) che l’ISS ha già adottato e programmato per l’implementazione nel piano di prevenzione e di formazione di rete aziendale su alcol e gioco d’azzardo dell’ASL di Salerno. Attraverso il consenso raggiunto nell’ambito della comunità scientifica coinvolta, la collaborazione con il mondo dell’auto e mutuo aiuto, in particolare con l’AICAT, i principi di buone pratiche per l’utilizzo di linee guida sul consumo di alcol a basso rischio come strumento di salute pubblica e l’IPIB sono gli strumenti cardine idonei ed efficienti per il cambiamento della cultura verso standard e modelli di vita salutari.
Le attività svolte in collaborazione con il Ministero della Salute hanno generato un’intensa attenzione alle modalità di monitoraggio alcol-correlato acquisto dal febbraio 2017 nel DPCM sulle sorveglianze attraverso il sistema SISMA e quello SISTIMAL, azione centrale del Ministero, entrambi organizzati e gestiti dall’Osservatorio Nazionale Alcol che cura la statistica formale specifica acquisita dal Piano Statistico Nazionale. Ogni anno lo scenario epidemiologico tracciato dall’analisi dei dati prodotta dall’Osservatorio Nazionale Alcol (ONA) per la Relazione del Ministro della Salute al Parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della Legge 125/2001, e dell’ISTAT contribuisce a delineare le tendenze e le pratiche che guidano il decisore politico nelle opportune scelte rivolte a contrastare l’uso dannoso e rischioso di alcol, attraverso l’implementazione di interventi oggi maggiormente disponibili rispetto al passato, il cui rapporto costo -benefici e la cui valenza è oggi ampiamente sollecitata dalle evidenze prodotte dalla vasta e consolida rete europea di ricerca scientifica e di advocacy.
Scopo e obiettivi L’Alcohol Prevention Day 2018, catalizzatore del dibattito quest’anno raccoglie nel mese di maggio le esperienze salienti che hanno trovato massima espressione nell’intero corso di Aprile, Mese di Prevenzione Alcologica, è sostenuto e finanziato dal Ministero della Salute e svolto e promosso in stretta collaborazione con la SIA, Società Italiana di Alcologia, l’Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali – AICAT e Eurocare che hanno garantito per il diciasettesimo anno consecutivo, attraverso i gruppi di lavoro congiunti e il Network collaborativo ITACA del Centro OMS con i Centri Alcologici Regionali delle Regioni Toscana e Liguria, la disponibilità dei materiali di prevenzione atti a favorire e supportare una adeguata cultura di prevenzione basata su livelli più elevati di tutela della salute, di consapevolezza e di responsabilità individuale e sociale.
Responsabile Scientifico dell’evento
EMANUELE SCAFATO
Osservatorio Nazionale Alcol, WHO Collaborating Centre for Research and Health Promotion on
Alcohol and Alcohol-related Health problems
Centro Nazionale Dipendenze e Doping
Istituto Superiore di Sanità, Roma
Tel. 06 49904028
Fax 06 49904193
E-mail: emanuele.scafato@iss.it
Segreteria Scientifica
E. SCAFATO, C. GANDIN, S. GHIRINI
Osservatorio Nazionale Alcol – WHO Collaborating Centre for Research and Health Promotion on
Alcohol and Alcohol-related Health problems
Centro Nazionale Dipendenze e Doping
Istituto Superiore di Sanità
Via Giano della Bella, 34 – 00161 Roma
Tel. 06 49904028
Fax 06 49904193
E-mail: emanuele.scafato@iss.it
Segreteria Organizzativa
A. BACOSI, S. DI CARLO, L.MARTUCCI, R. SCIPIONE
Centro Nazionale Dipendenze e Doping
Istituto Superiore di Sanità
Viale Regina Elena, 299 – 00161 Roma
Tel. 0649903653
Fax 0649902016
e-mail: simonetta.dicarlo@iss.it – antonella.bacosi@iss.it
Ufficio Stampa
M. TARANTO
Istituto Superiore di Sanità
Viale Regina Elena, 299 – 00161 Roma
Tel. 06 49902950
Fax 06 49387154
e-mail: ufficio.stampa@iss.it