TEMA

Clima, ambiente e salute

Clima, ambiente e salute

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. Anche il concetto di ambiente ha avuto la sua evoluzione e, oggi, indica la rete di relazioni tra le comunità viventi, incluso l’uomo, e l’ambiente fisico, rendendo inscindibile il binomio ambiente/salute.

L’ambiente, l’inquinamento, le variazioni del clima giocano un ruolo prioritario sul benessere e la salute delle popolazioni. L’OMS stima che nel mondo 1 caso di morte su 4 sia attribuibile a fattori ambientali che contribuiscono a un ampio spettro di malattie e infermità con effetti maggiori su bambini e anziani, fasce vulnerabili della popolazione. La strategia globale per la salute, l'ambiente e i cambiamenti climatici prevede un approccio convergente e multisettoriale al fine di assicurare ambienti sicuri e accessibili secondo principi di equità e di sostenibilità.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è in prima linea per identificare e promuovere adeguate strategie per prevenire il rischio d’insorgenza di malattie dovute a fattori ambientali e per trasferire le evidenze scientifiche nei programmi e nelle politiche di sanità pubblica. Le attività condotte in questo ambito riguardano la qualità dell’acqua, del suolo, dell’aria e degli ambienti indoor, la gestione dei rifiuti, gli effetti di inquinanti emergenti e dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi, l’esposizione umana ad agenti ambientali e i loro meccanismi di tossicità, gli effetti sulla salute dell’esposizione a fattori di rischio ambientali. Le attività di ricerca convergono verso un approccio valutativo integrato che comprende l’ambiente fisico, sociale, economico, ecologico e culturale del contesto territoriale al fine di promuovere la salute umana e la sostenibilità ambientale secondo gli obiettivi integrati dell’Agenda 2030.



Indietro Nuova regolamentazione su materiali e reagenti a contatto con l’acqua

I materiali usati per la fabbricazione di oggetti utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano sono regolamentati dal Decreto 174/2004, del Ministro della Salute di concerto con l’allora Ministro delle attività produttive e Ministro dell’ambiente, e entrato in vigore nel luglio del 2007. Il Decreto si applica a tutti gli oggetti utilizzati per la realizzazione di nuovi impianti e per le sostituzioni e riparazioni ma presenta ormai numerose limitazioni di efficacia e campo di applicazione e, inoltre, presenta liste positive formalmente non più in vigore essendo esperita la data di scadenza. L’ISS ha elaborato e proposto nuovi criteri e metodologie per la certificazione e approvazione di materiali, reagenti chimici e mezzi di filtrazione e trattamento, al passo con i criteri della nuova direttiva acque potabili attualmente in rifusione. È stata predisposta una bozza di decreto che intende varare un marchio di idoneità per ogni materiale e oggetto da utilizzare per il contatto con le acque, dovrebbe essere pubblicato entro l’anno, garantendo un sostanziale incremento del livello di protezione dei consumatori e l’armonizzazione del mercato, e candidando potenzialmente l’italia a entrare nel libero mercato dei “4 Stati Membri” (Regno Unito, Francia, Germania e Paesi Bassi).


Dipartimenti/Centri/Servizi

Ambiente e Salute

Tematica

Clima Ambiente e Salute Sicurezza e qualità delle acque