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Dipendenze

Dipendenze

Le dipendenze da sostanze quali tabacco, alcol, droghe (comprese le Nuove sostanze psicoattive - NPS) e le dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo, cibo, internet e nuove tecnologie, doping) sono importanti fattori di rischio per la salute pubblica.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) opera per la prevenzione e il contrasto di tali dipendenze, contribuendo alla conoscenza dei fenomeni dal punto di vista epidemiologico, all'ottimizzazione dei percorsi di diagnosi e cura e al miglioramento degli interventi socio-educativi, attraverso specifici settori di ricerca, controllo, vigilanza, informazione, formazione e consulenza. Svolge anche attività di counselling attraverso il Telefono Verde sulle dipendenze e il doping e offre supporto per il miglioramento della qualità della prestazione dei laboratori di farmacotossicologia del Servizio sanitario nazionale (SSN).

In particolare, il consumo di tabacco è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di malattie tumorali, cardiovascolari e respiratorie. Fenomeno emergente è anche l’assunzione di nicotina attraverso prodotti del tabacco di nuova generazione e sigaretta elettronica. L’alcol costituisce la prima sostanza in grado di causare dipendenza ad alto impatto sociale. La tossicodipendenza oggi è rappresentata dal fenomeno dell’assunzione di più sostanze d’abuso classiche, compreso l’alcol e le nuove sostanze psicoattive.

Il disturbo da gioco d'azzardo, la dipendenza da cibo e da internet sono dipendenze di tipo comportamentale che oltre a causare disagio e/o disturbi clinicamente significativi costituiscono un problema di sanità pubblica di crescente importanza con un alto impatto nella vita quotidiana. 

 



Indietro Alcol in gravidanza: al via un progetto dell’ISS per monitorarne il consumo

 Il 9 settembre la Giornata Mondiale della lotta alla Sindrome Fetoalcolica

Valutare il consumo di alcol in gravidanza, rendere le donne consapevoli dei rischi, formare ostetrici e ginecologi. Sono questi gli obiettivi del Progetto di ricerca “Prevenzione, diagnosi precoce e trattamento mirato dello spettro dei disturbi feto alcolici (Fetal Alcohol Spectrum Disorder, FASD) e della sindrome feto alcolica (Fetal Alcohol Syndrome, FAS)” affidato al Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS dal Ministero della Salute. 

Al progetto collaborano L’Università Sapienza di Roma, il Centro di Riferimento Alcologico della Regione Lazio, l’IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo di Trieste, l’unità di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, l’Unità di Clinica Ostetrica del Policlinico di Modena, la Commissione Percorso Nascite dell’Agenzia Regionale Sanitaria della Regione Marche e la Sezione di medicina legale dell’Università Politecnica delle Marche.

Il progetto di ricerca, coordinato da Simona Pichini dell’ISS, è presentato in occasione della Giornata Mondiale della lotta alla Sindrome Fetoalcolica che si celebra il 9 settembre

“Lo studio – dice Pichini – si propone di valutare il reale consumo di alcol nelle donne in gravidanza o che desiderano avere un figlio, attraverso la determinazione del biomarcatore etilglucuronide (EtG) nei capelli della madre in associazione ad un questionario sulle abitudini materne e il monitoraggio dell’esposizione prenatale mediante la determinazione dell’EtG nel meconio neonatale”.

Il progetto, inoltre, si articola in altri due punti che riguardano l’informazione scientifica e la formazione. Si vuole così da un lato rendere consapevoli le donne e i loro partner dei rischi che corrono consumando alcol in gravidanza, dall’altro supportare i professionisti della salute. 

Per sostenere questo lavoro il Centro Nazionale e Dipende e Doping ha prodotto due instant-book, il primo sulla diagnosi precoce della sindrome fetoalcolica e lo spettro dei disordini fetoalcolici, dal titolo: “Pensiamo ai Bambini – Non bere, la sindrome feto-alcolica è un pericolo che non tutti conoscono”, rivolto a ginecologi, ostetrici, neonatologi e pediatri.

Il secondo: “Sindrome Feto Alcolica – Responsabilità fin dall'inizio”, dedicato sia ai professionisti della salute, che agli assistenti sociali, educatori e genitori. Questo opuscolo spiega come interfacciarsi nella vita quotidiana con bambini, adolescenti ed adulti affetti da sindrome fetoalcolica, illustrando i diritti e fornendo una serie di consigli utili.

Dal 15 settembre 2020 inoltre è partito il programma di Formazione a Distanza (FAD), preparato in collaborazione con l’'Associazione Italiana Disordini da Esposizione Fetale ad Alcol e/o Droghe (AIDEFAD) per ginecologi, ostetriche/ci, neonatologi, pediatri e infermieri e per psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali sulla “Prevenzione, diagnosi precoce e trattamento mirato dello Spettro dei Disturbi Feto Alcolici (Fetal Alcohol Spectrum Disorder, FASD) e della Sindrome Feto Alcolica (Fetal Alcohol Syndrome, FAS)” su www.eduiss.it

 


CNDD

Iniziative di sensibilizzazione Alcol e gravidanza

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Dipendenze Alcol