Progetto HEALTH EQUITY

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La Dieta Mediterranea è un modello alimentare ispirato alle abitudini e ai costumi di alcuni paesi del bacino mediterraneo, che si è evoluto nel corso dei secoli sotto l’influenza di varie civiltà.

L’origine della dieta mediterranea abbraccia la storia della civiltà occidentale. Influenzata da religione, tradizione, economia e politica, è basata sulle sette specie bibliche - frumento, orzo, uva, fichi, melograni, olive, e miele di dattero - che, insieme ad altri cibi originari del Medio Oriente, sono stati scientificamente riconosciuti come alimenti con proprietà salutistiche e la cui aggiunta ha contribuito ulteriormente ad aumentare i benefici del modello mediterraneo.

Il clima favorevole e la fertilità del terreno, che da sempre caratterizzano le coste affacciate sul Mar Mediterraneo, hanno consentito lo sviluppo di coltivazioni che rappresentano proprio la base per una cucina sana, virtuosa e varia. A tal proposito, si evidenzia che molti alimenti diffusi nella cucina moderna, come pomodori, patate, mais e canna da zucchero, non sono autoctoni della regione. Questi, infatti, sono giunti nel bacino mediterraneo prevalentemente da Asia e America, trovando qui l’ambiente ideale per la loro crescita.

L’interesse scientifico verso tale modello ed i suoi benefici iniziò con il primo studio pilota “Seven Countries Study”, che ebbe come principale promotore il biologo e fisiologo statunitense Ancel Keys e che fu avviato alla fine degli anni ’50 con l’obiettivo di analizzare la relazione tra lo stile di vita di sette diversi paesi e la salute cardiovascolare. Tale studio ebbe come quartier generale dell’equipe scientifica l’area rurale di Nicotera, in Calabria, dove si definì la dieta locale del tempo come la Dieta Mediterranea di Riferimento Italiana. I risultati di questo studio mostrarono tassi di incidenza e mortalità per le malattie cardiovascolari più alti in Nord America e in Nord Europa, dove si riscontrarono consumi elevati di grassi saturi (carne, uova, formaggi e sostanze grasse di origine animale) e abitudini alimentari generali lontane dal pattern dietetico mediterraneo (consumo di birra e super alcolici fuori pasto), rispetto all’Europa meridionale e al Giappone, dove erano maggiormente presenti cereali, frutta, verdura, olio d’oliva e vino. Da qui nacque il concetto di Dieta Mediterranea ed iniziò ad emergere il suo ruolo protettivo e preventivo.

Riferimenti:

1. Pezzana Andrea, Tolomeo Martina, Pistone Erika, Guidi Sabrina. (2021). PROGETTO CCM -AZIONE CENTRALE 2019 DEL MINISTERO DELLA SALUTE (Segretariato generale) MODELLI DI DIETE SANE E SOSTENIBILI A PARTIRE DALLE DIETE TRADIZIONALI

2. The Mediterranean Diet: An Evidence-Based Approach. Victor R. Preedy, Ronald Ross Watson. 2015 Elsevier

3. Menotti A, Puddu PE. How the Seven Countries Study contributed to the definition and development of the Mediterranean diet concept: a 50-year journey. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2015 Mar;25(3):245-52

4. Hidalgo-Mora JJ, García-Vigara A, Sánchez-Sánchez ML, García-Pérez MÁ, Tarín J, Cano A. The Mediterranean diet: A historical perspective on food for health. Maturitas. 2020 Feb;132:65-69

5. Fidanza F, Alberti A, Fruttini D. The Nicotera diet: the reference Italian Mediterranean diet. World Rev Nutr Diet 2005; 95: 1115-21


Vocabolario ARIANNA

La dieta mediterranea