ATTIVITÀ

OCSE

Indietro Tossicologia Genetica

Referenti per l’Italia: 
Francesca Marcon, Istituto Superiore di Sanità
Eugenia Cordelli, ENEA

L’analisi del potenziale genotossico di una sostanza ha lo scopo di valutare la sua capacità di indurre cambiamenti genetici nelle cellule somatiche e/o nelle cellule geminali. Alterazioni genetiche nelle cel-lule somatiche sono state associate al processo di cancerogenesi oltre che a malattie cardiovascolari, neurodegenerative, invecchiamento precoce, disfunzioni del sistema immunitario. Il danno sul DNA nelle cellule germinali, invece, è stato messo in relazione con aborti spontanei, infertilità, mutazioni ereditabili nella progenie. 

La valutazione del potenziale genotossico si basa sull’applicazione di una batteria di test che rileva di-versi tipi di danno sul DNA, quali le mutazioni geniche, le aberrazioni cromosomiche strutturali e quelle numeriche (aneuploidia). Le linee guida OECD riportano i principi e le raccomandazioni che regolano aspetti importanti nella valutazione del danno genotossico.

Negli ultimi 20 anni, a seguito di un significativo avanzamento tecnologico e delle conoscenze scienti-fiche sui meccanismi alla base della genotossiicità, l’OECD ha organizzato un gruppo di lavoro di esperti di genotossicità con lo scopo di aggiornare le linee guida per:

  • migliorarne la chiarezza e coe-renza
  • migliorare il potere statistico dei test
  • migliorare i metodi per aumentare la rilevanza dei risultati
  • fornire raccomandazioni aggiornate sui criteri di accettabilità e interpretazione dei risultati

Il risultato di questa attività di revisione ha portato all’approvazione di varie linee guida tra cui il test del micronucleo in vitro ed in vivo (TG487, TG474), il test delle aberrazioni cromosomiche in vitro ed in vivo (TG473, TG475), una nuova linea guida sul test del Comet in vivo (TG489).
 


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