Global health and health inequalities

TOPIC

Global health and health inequalities

Migration and health

In this particular historical moment and in a geopolitical context characterized by massive migratory flows, the study and analysis of factors capable of influencing health (the so-called health determinants) in the migratory context and in the countries of origin, transit and destination, including Italy, constitute a fundamental prerequisite for defining suitable policies and for organizing an offer that is truly inclusive and fair.

The collaboration with other public and private bodies, institutions and associations, national and international, allows research in the field of health of migrants, refugees and rom; methodologies to approach data and information of this phenomenon which is, by its nature, dynamic and complex, barriers to accessing health services for migrant populations.

 

Back Infezione da HIV e co-infezioni con HBV e HCV

Come l’infezione da HIV e le co-infezioni da HBV e HCV ad essa associate impattano le popolazioni “fragili”, si evolvono e si diffondono in Italia

La continua sorveglianza dell’infezione da HIV e delle co-infezioni da HBV e HCV nelle popolazioni “fragili” e nella popolazione generale è uno strumento fondamentale per attuare interventi di sanità pubblica tempestivi al fine di limitarne la diffusione e, al tempo stesso, di ottimizzare e personalizzare efficaci strategie preventive e terapeutiche. Il CNAIDS è impegnato a istituire un sistema di sorveglianza per le varianti di HIV.

Il virus HIV è caratterizzato da un’estesa variabilità genetica, responsabile dell’estrema diversificazione dei virus circolanti in sottotipi, che variano a seconda delle aree geografiche. Il sottotipo B è predominante negli USA, in Europa ed in Australia. Il sottotipo C è diffuso nella penisola indiana, dell’Africa Australe e del Corno D’Africa, e, da solo, è responsabile di circa il 50% delle infezioni nel mondo. Il sottotipo A è prominente nell’Est Europa e in Asia Centrale. Infine, il sottotipo D è presente nella zona orientale dell’Africa a sud del Sahara. I rimanenti sottotipi hanno diffusione locale in diverse regioni geografiche, soprattutto nell’Africa Sub-sahariana occidentale e in Asia, ove si registra la presenza di più sottotipi. L’infezione con vari sottotipi genera, inoltre, forme ricombinanti (CRF) il cui numero è in costante aumento, aggiungendo ulteriore complessità all’eterogeneità di HIV che appare significativamente superiore rispetto a quanto inizialmente ritenuto. 

La distribuzione globale dei ceppi di HIV è in continua evoluzione, favorita da scambi commerciali, viaggi, missioni militari e migrazioni. In particolare, nei paesi occidentali, compresa l’Italia, le infezioni sostenute da sottotipi non-B sono in continuo aumento. Poiché l’HIV continua a circolare a livello globale, l’attuale distribuzione geografica è destinata a modificarsi nel breve-medio periodo. La presenza di numerosi sottotipi e CRF può avere importanti ripercussioni sulla sanità pubblica. Infatti, le varianti dei vari sottotipi virali e le CRF possono mostrare differenti capacità di trasmissione, di elusione della risposta immune dell’ospite, di resistenza alla terapia antiretrovirale e di progressione della malattia. Inoltre, la variabilità genetica del virus può avere impatto sulla sensibilità dei test usati per la diagnosi di laboratorio e la misurazione della carica virale del virus nel sangue. 

Le popolazioni “fragili” sono maggiormente esposte all’infezione da HIV e alle co-infezioni da HBV e HCV (i virus delle epatiti), anche essi virus geneticamente molto variabili e presenti, come l’HIV, con numerose forme genetiche e differente prevalenza nel mondo.

In questo contesto, il CNAIDS si è fatto promotore di un programma nazionale di monitoraggio dei sottotipi e delle forme ricombinanti di HIV e dei virus HBV e HCV che circolano nella popolazione generale italiana e in popolazioni “fragili”, quali quelle dei migranti e dei detenuti, così come suggerito dall’Unione Europea e dall’OMS.