Women's, children's and adolescents' health

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Women's, children's and adolescents' health

Women's, children's and adolescents' health

The promotion of the health and well-being of women and children is part of the intersectoral policies and actions recommended by many international agencies. In line with the United Nations' Sustainable Development Goals, the WHO Global Strategy for the Health of Women, Children and Adolescents, the WHO Europe Minsk Declaration and the WHO, Unicef and Bank's Nurturing Care for Early Childhood Development document Worldwide, the IIstituto Superiore di Sanità (ISS, the National Institute of Health in Italy), in tune with the Ministry of Health, actively promotes the quality of assistance for the birth path and in the first 1000 days of life.

In addition, in collaboration with other national and international research institutes, the ISS produces scientific evidence to support public health policies for the promotion of the health of women, children and adolescents. Thanks to the basic and applied research activity and the coordination of multiple surveillance systems, the ISS studies the biomedical, psychosocial and economic-cultural aspects that can have repercussions on the health and well-being of women and children. It also performs a role of national observatory to offer decision-makers, health professionals and citizens useful knowledge for the promotion and evaluation of life-course interventions, and to improve the quality of assistance to sexual and reproductive health of women and couples and to promote styles of healthy life among children and adolescents.

The multiple thematic areas subject to research and surveillance include sexual and reproductive health; maternal, perinatal and infantile morbidity and mortality; perinatal mental health; malformations; health determinants in childhood and adolescence and pathologies.



Back Prevenzione della trasmissione materno-infantile del virus HIV nell’Africa sub-Sahariana

L’ISS lavora da più di 20 anni in paesi della Africa sub-Sahariana con l’obiettivo di ottimizzare le strategie preventive per la trasmissione verticale del virus dell’HIV.

La trasmissione dell’HIV dalla madre al bambino si verifica, in assenza di interventi, nel 20-40% dei casi, con una variabilità principalmente determinata dalla presenza o meno di allattamento materno.

Con l’avvento della terapia antiretrovirale (che attualmente viene somministrata a tutte le donne indefinitamente) lo scenario si è completamente modificato ed è stato possibile ridurre i tassi di trasmissione, anche nei paesi a basso reddito, a meno del 7-8%. Restano tuttavia alcune problematiche aperte quali la bassa aderenza delle donne ai programmi di prevenzione, con una grande perdita al follow-up soprattutto dopo il parto (e conseguente rischio di trasmissione legata all’allattamento), e la definizione dello stato di salute dei bambini nati da madri HIV-positive, che anche se non contraggono l’infezione da HIV, hanno comunque un’aumentata morbidità (soprattutto su base infettiva) e mortalità.

Attualmente è in corso in Malawi uno studio clinico osservazionale (GF-ISS) che prevede di arruolare donne in gravidanza (sia HIV-positive che HIV-negative) con i loro bambini e di seguire le coppie madri/bambini fino a un anno dopo il parto.

L’obiettivo principale è quello di contribuire all’ottimizzazione della strategia di prevenzione della trasmissione verticale dell’HIV, e al miglioramento della salute infantile.

In particolare si cercherà di definire i determinanti della mancata aderenza ai programmi delle donne HIV-positive. Inoltre verrà valutata la salute in termini di morbidità e mortalità nei bambini nati da madri HIV-positive e confrontata con quella di bambini nati da madri HIV-negative, con l’obiettivo di definire se i bambini esposti siano o no una popolazione a rischio sanitario aumentato, che necessiti di sorveglianza e interventi specifici. Studi in laboratorio valuteranno le risposte vaccinali dei bambini per definire se siano necessarie strategie vaccinali diverse nei bambini nati da madri HIV-positive; verrà inoltre valutata la possibile acquisizione nei bambini di importanti patologie quali l’epatite B e l’infezione da Cytomegalovirus che possono essere influenzate dall’uso della terapia antiretrovirale nelle donne HIV-positive durante la gravidanza e l’allattamento.

Il Progetto viene condotto in partenariato con il programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio ed è stato finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo attraverso i fondi stanziati dal Fondo Globale per la lotta all’AIDS, alla Tubercolosi e alla Malaria per la ricerca scientifica.


Dipartimenti/Centri/Servizi

Centro Nazionale per la salute globale

Target

Citizen Healthcare professional Information specialist

Topics

HIV/AIDS Ricerca Breastfeeding Pregnancy, childbirth and puerperium Global health and health inequalities Research on global high-impact diseases Health systems, international cooperation and health Salute del bambino