Radiation protection

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Radiation protection

Radon protection

Radon is a noble radioactive gas, odorless and colorless, produced by the radioactive decay of radium.

Radon is present in different quantities in the indoor air of all buildings and mainly comes from the soil and, to a lesser extent, from the building materials (especially in case of thick walls).

Many epidemiological studies have found that continuous exposure to radon increases the risk of developing a lung cancer. The extent of the risk increases with the radon concentration level and with the duration of exposure. With the same exposure to radon, smokers are much more at risk than non-smokers, due to sinergy effects of radon and cigarette smoking. In Italy, exposure to radon is responsible (according to estimates by the Italian National Institute of Health (ISS) of more than 3000 cases (link to the Italian website) of lung cancer every year.

Since 2005, the ISS has coordinated the Italian National Radon Plan (promoted in 2002 by the Ministry of Health) and manages the National Radon Archive.

A new National Radon Action Plan is in a advanced stage of preparation. This new plan is required by the Legislative Decree 101/2020 that has transposed the European Directive 2013/59/Euratom on basic safety standards for protection from ionizing radiation.

As required by the Legislative Decree 101/2020 (art. 14, par. 1), the ISS provides information to the population about:

These and many other information on radon (actually available since 2013 in the framework of the Italian National Radon Plan) can be found on https://radon.iss.it (link to the Italian website) and they will be updated regularly. 
Protection from radon is one of the themes of the collaboration of the National Center for Radiation Protection and Computational Physics of ISS with the World Health Organization (WHO), within the WHO Collaborative Centre “Radiation and Health”, which is active since 2018. WHO documents on protection from radon can be found following the links below:

Guidelines and documents World Health Organization (WHO)

Handbook on Radon Indoor: a public health perspective 2009

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National center for radiation protection and computational physics

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Radiation protection Protection from radon

Back Radon e Piano Nazionale Radon (Italian National Radon Program)


Responsabile scientifico:
dr. Francesco Bochicchio

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Qui sotto sono descritti:
A) gli obiettivi principali del Piano Nazionale Radon (PNR);
B) una breve cronistoria del PNR, incluso un cenno ai progetti finora finanziati per il suo coordinamento.

IN SINTESI <*> Il PNR consiste in un piano pluriennale per realizzare, in modo coordinato a livello nazionale, il complesso di azioni necessarie per ridurre il rischio di tumore polmonare associato all’esposizione al radon. <*> Dotarsi di un PNR è diventato obbligatorio per ogni Paese membro dell'UE, in base alla nuova direttiva europea in materia di radioprotezione, pubblicata il 17 gennaio 2014. ------------------------------------------------------------------------------

A) OBIETTIVI PRINCIPALI DEL PIANO NAZIONALE RADON

Il Piano Nazionale Radon (PNR) - predisposto in Italia nel 2002 in analogia a quanto fatto in altri Paesi - consiste in un piano pluriennale per realizzare, in modo coordinato a livello nazionale, il complesso di azioni necessarie per ridurre il rischio di tumore polmonare associato all’esposizione al radon.

Il PNR rappresenta uno strumento necessario per: <*> programmare azioni finalizzate alla riduzione del rischio radon ottimizzando le risorse a disposizione; <*> programmare e mettere in atto tali azioni in modo coordinato; <*> valutare l’efficacia delle azioni intraprese per valutarne quantitativamente l’impatto ed effettuare eventuali correzioni alla programmazione. B) IL PNR IERI, OGGI E DOMANI

La predisposizione di un Piano Nazionale Radon è stata inclusa nel 2001 in due Accordi tra il Ministro della sanità e le Regioni e province autonome di Trento e Bolzano:
1) le Linee-guida concernenti la prevenzione, la diagnostica e l'assistenza in oncologia (8-03-2001. Suppl. Ordinario n.102 della G.U. n.100 del 2-05-2001.);
2) le Linee-guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati (27-09-2001, Suppl. Ordinario della G.U. n.276 del 27-11-2001).

Il testo del PNR (vedi allegato) è stato quindi preparato (e pubblicato nel 2002) da una commissione del Ministero della Salute, composta da esperti di diversi enti nazionali e regionali.

La realizzazione del PNR ha preso il via tre anni dopo attraverso il progetto Avvio del Piano Nazionale Radon per la riduzione del rischio di tumore polmonare in Italia (acronimo PNR-CCM), approvato nel 2005 dal CCM (Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie).
Il coordinamento di tale progetto è stato affidato all’Istituto Superiore di Sanità (ISS), e le attività hanno coinvolto, oltre all'ISS, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA, ex-APAT), l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro (ISPESL, ora INAIL), le Regioni (ARPA e assessorati alla sanità), nonché alcune università.

Per dare continuità alle attività intraprese nell’ambito del progetto PNR-CCM, nel 2012, il Ministero della Salute ha approvato il progetto biennale Piano Nazionale Radon per la riduzione del rischio di tumore polmonare in Italia: seconda fase di attuazione (acronimo PNR-II), anch’esso affidato all’ISS.

Con la pubblicazione (avvenuta il 17 gennaio 2014) della nuova direttiva europea sulla protezione dalle radiazioni ionizzanti, approvata il 5 dicembre 2013, diviene obbligatorio per tutti gli Stati Membri dell’UE dotarsi di un piano nazionale radon.
Inoltre, il piano dovrà essere periodicamente aggiornato sulla base delle valutazioni di efficienza delle azioni adottate per la riduzione del rischio associato all’esposizione al radon.





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