Infectious diseases, HIV

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Infectious diseases, HIV

Vaccine-preventable diseases

The Istituto Superiore di Sanità (ISS, the National Institute of Health in Italy) has had and continues to play a central role in addressing vaccine-preventable diseases. Among the various activities, most notable are: those related to influenza, which include activities from the National centre for influenza, epidemiological and virologic surveillance, as well as studies on the virulence and efficacy of vaccines, on the mechanisms of interspecies transmission of avian viruses, and on MERS-CoV coronavirus infections; and measles (activities from the National Centre to the WHO Centre, to the MoRoNet network, to epidemiological and virologic surveillance for the elimination of measles and congenital rubella); activities concerning the National Polio Centre and other enteroviruses (in particular those carried out by the Regional reference center and WHO Collaborating Centre for reference and research on poliomyelitis, which supervises a number of countries such as Bosnia and Herzegovina, Kosovo, Malta, Serbia, Albania, Bulgaria and Greece), and which conducts environmental surveillance of circulating polioviruses.

Lastly, we recall the activities carried out by the National centre for invasive bacterial diseases preventable by vaccine (national surveillance of meningococcus, pneumococcus and hemophile) and the National centre for pertussis.



Back Può il vaccino Tat ridurre il rischio cardiovascolare?

Questo studio condotto dal CNAIDS determinerà se Il vaccino terapeutico Tat riduce le alterazioni metaboliche molto frequenti nei soggetti in trattamento antiretrovirale efficace.

Nonostante l’efficacia della terapia antiretrovirale nel sopprimere la replicazione virale, persiste nei soggetti in cART efficace una residua replicazione virale, da incompleta soppressione o da riattivazione del virus, che contribuisce in maniera importante all'infiammazione cronica e alla disregolazione del sistema immunitario. A loro volta l'infiammazione cronica e la disregolazione del sistema immune alimentano la replicazione virale, in una sorta di circolo vizioso che assicura il mantenimento dei serbatoi virali e consuma l'ospite, esponendolo ad un aumentato rischio di sviluppare patologie generalmente prevalenti nell’anziano, per cui si parla di invecchiamento precoce della persona HIV+ in trattamento efficace. Fra queste patologie quelle cardiovascolari sono particolarmente importanti e frequenti. In effetti molti dei marcatori associati ad un maggiore rischio di CVD nella popolazione generale sono elevati nella popolazione HIV+ in cART efficace.

Fra i fattori responsabili della replicazione virale residua, la proteina Tat di HIV-1 riveste una particolare importanza perché Tat è la prima proteina di HIV ad essere prodotta ed è essenziale per un'efficiente replicazione virale. Inoltre, rilasciata dalle cellule infette, Tat promuove il richiamo e l'attivazione di linfociti CD4+ e favorisce l’ingresso del virus in nuove cellule, facilitando la diffusione ed il mantenimento dell'infezione. Ancora, Tat altera profondamente le funzioni e la morfologia delle cellule endoteliali (EC) che formano le pareti dei vasi sanguigni e linfatici, ed è plausibile che contribuisca alla risposta infiammatoria che si osserva nell'endotelio vascolare e che porta a reclutamento di leucociti, incremento dell'adesività delle piastrine e attivazione del sistema della coagulazione, un'alterazione ritenuta cruciale nella patogenesi della malattia aterosclerotica anche nel soggetto non infetto. Tat appare pertanto una proteina chiave da bloccare per interrompere il circolo vizioso innescato dalla replicazione virale residua e ridurre così infiammazione e immunoattivazione ed il rischio di CVD. I risultati ottenuti con l'intensificazione della cART con il vaccino Tat in trial clinici terapeutici di fase I e II corroborano questa ipotesi e forniscono l’opportunità di verificare il contributo di Tat all'aumentato rischio di CVD che si riscontra in soggetti HIV+. A tal fine, un ampio gruppo di marcatori di attivazione immunitaria e vascolare che si associano a rischio di CVD verrà valutato in una coorte di soggetti che hanno partecipato ad un trial di intensificazione di cART mediante vaccinazione con la proteina Tat di HIV-1 (ISS T-002) ed in soggetti in cART efficace ma non vaccinati con Tat che hanno partecipato a studi osservazionali (ISS OBS-T002, ISS OBS T-005) condotti presso gli stessi centri clinici. Una volta identificati i biomarcatori associati all’aumentato rischio di CVD, si genererà una formula (algoritmo) che consentirà al medico curante di valutare e monitorare con più accuratezza il rischio per CVD nei soggetti HIV+.

I risultati dello studio potranno avere ricadute positive anche sulla prevenzione e gestione del rischio CVD nella popolazione generale, con ovvi benefici sociali e di sanità pubblica, oltreché avanzare lo stato delle conoscenze scientifiche.


Dipartimenti/Centri/Servizi

National center for HIV / AIDS research

Topics

Infectious diseases, HIV HIV/AIDS Ricerca Vaccini Chronic diseases and aging Ageing Cardiovascular diseases