Infectious diseases, HIV

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Infectious diseases, HIV

Vector-borne diseases and other emerging infections

Infectious diseases transmitted by vectors assume great importance due to various factors ranging from globalization, to urbanization processes, to climate change. In addition to the historical plagues such as malaria and leishmania (diseases now under study both for drug resistance and for basic and translational research), increasing attention is now paid to emerging diseases such as dengue, zika and chikungunya. Among the infections transmitted by arthropods, the role of bacteria such as rickettsiae should not be forgotten.

In addition to the study of viruses, bacteria and protozoa, which is an integral part of the historical and current experience of the Istituto Superiore di Sanità (ISS, the National Institute of Health in Italy), it is particularly important to re-evaluate the role of medical entomology, which represents a very valuable niche for the ISS. Multidisciplinary skills allow, for example, the study of vectorial competence of arthropods that play a fundamental role in the transmission of these infections.

Finally, zoonotic infections, for example, leptospirosis, and emerging infections, such as those related to possible terrorist attacks, find coverage in the activities of the ISS.



Back Vaccini innovativi contro le coinfezioni da virus erpetici

Il CNAIDS conduce studi preclinici che sfruttano la capacità di Tat di HIV di indurre risposte immuni di tipo cellulare per sviluppare un vaccino contro l’HSV.

I virus Herpes simplex (HSV) 1 e 2 sono cause di malattia in tutto il mondo. Si tratta prevalentemente di lesioni labiali e genitali, ma possono interessare anche gli occhi (cheratite erpetica neonatale), ed il sistema nervoso centrale (encefalite, meningite). L’infezione erpetica persiste per tutta la vita, per cui può dar luogo a recidive, cronicizzare e disseminarsi, soprattutto nelle persone con sistema immunitario immaturo (neonato) o immunodepresso (anziano), o compromesso da altre infezioni (HIV) o condizioni (malnutrizione, stress, trattamenti radiologici e chemioterapici, etc.). 

La cronicità delle infezioni erpetiche e le periodiche riattivazioni, sono ritenute fattori importanti nei processi di invecchiamento. Il controllo delle infezioni da HSV richiede la presenza di cellule T CD8+ dirette contro regioni (epitopi) chiave per il virus e associate alla protezione. Al fine di sviluppare un vaccino anti-erpetico in grado di indurre linfociti T CD8+ con queste proprietà, il CNAIDS, in collaborazione con l’Università di Ferrara, ha scelto di sfruttare le proprietà immunomodulanti della proteina Tat di HIV-1 che promuove lo sviluppo di risposte Th-1 necessarie per l’induzione di tali cellule T CD8+. Pertanto il gene tat di HIV-1 è stato introdotto nel virus HSV-1 reso attenuato o incapace di replicare. Nei topi, la vaccinazione con questi vettori erpetici esprimenti Tat induce ampie e prolungate risposte delle cellule T CD8+ specifiche per l'HSV e la produzione di anticorpi anti-HSV che si associano a riduzione della replicazione virale e alla protezione dalla morte dopo infezione sperimentale con dosi letali per il topo. Pertanto, l'obiettivo di questo progetto è completare lo sviluppo preclinico per l'approvazione per la sperimentazione umana di vaccini anti-erpetici preventivi e terapeutici basati su vettori HSV-1 attenuati e/o incapaci di replicazione che esprimono il gene tat di HIV-1. Si potrà poi proseguire con la valutazione nell’uomo (sperimentazione clinica). 

Questi studi dimostrano inoltre che Tat esercita attività “immunomodulatorie” in grado di potenziare l’immunità contro microbi intracellulari, capaci di sfuggire alla risposta immune, e/o contro i tumori.


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National center for HIV / AIDS research

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