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IMMUNODEFICIENZE PRIMITIVE: ALL’ISS LO STATO DELL’ARTE
ISS 17/05/2016 Apre i lavori con una lettura magistrale Walter Ricciardi, Presidente dell’ISS, e prosegue Domenica Taruscio, Direttore del Centro Malattie Rare ISS
Le immunodeficienze primitive sono un gruppo di malattie rare, oltre 200, che comportano un deficit anticorpale. Per contrastarle sono necessarie terapie croniche sostitutive con immunoglobuline per via endovenosa o sottocutanea. Per capire a che punto è la ricerca su queste patologie, quali i costi sanitari e come sono garantiti i diversi accessi alle cure sul territorio, si terrà il 18 maggio presso l’Istituto Superiore di Sanità il meeting Immunodeficienze primarie e secondarie tra complessità terapeutiche, innovazione e sostenibilità
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L’iniziativa nasce dall’esigenza di condividere le conoscenze sulle terapie croniche sostitutive e discutere soluzioni per superare gli ostacoli e le disparità di accesso che si registrano sul territorio italiano per questi pazienti. Obiettivo dell’incontro è anche quello di fare chiarezza sull’impatto epidemiologico e sociosanitario delle immunodeficienze sulle risorse del servizio sanitario nazionale e allo scopo verranno presentati i risultati di uno studio condotto dall’Università Tor Vergata doi Roma in collaborazione con la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli.
Dopo la lettura magistrale di Walter Ricciardi, Presidente Istituto Superiore di Sanità e il quadro generale presentato da Domenica Taruscio del Centro Nazionale malattie rare, interverranno: Carlo Agostini dell’Università di Padova, Isabella Quinti dell’Università La Sapienza di Roma, Francesco Saverio Mennini dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata e Alessandro Segato, Presidente Associazione Immunodeficienze Primitive (Aip) onlus.
Sala Stampa
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