Eventi
Vaccinazioni e migranti, esperti a confronto
ISS 28/05/2013
Le vaccinazioni costituiscono un’arma potente di controllo e di eradicazione delle malattie infettive, tanto che, afferma l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), riescono ad evitare ogni anno tra i due e i tre milioni di morti. I loro benefici si ripercuotono non solo sui soggetti vaccinati, ma indirettamente anche sui soggetti non vaccinati, inducendo loro protezione. Nell’ottica, dunque, di una valutazione costo-beneficio, le strategie di immunizzazione rappresentano decisamente uno dei più proficui investimenti sulla salute. Ciononostante, ancora oggi in Europa alcuni gruppi, tra le popolazioni migranti e tra quelle marginali, risultano non immunizzati a sufficienza. Le cause risiedono sia nell’impossibilità, spesso, di accedere ai servizi sanitari del proprio Paese sia in un atteggiamento di scarsa fiducia della popolazione stessa nei confronti dei vaccini. In questo contesto si colloca il XII Convegno dell’ Italian national focal point - Infectious diseases and migrant La copertura vaccinale nelle popolazioni migranti e nelle popolazioni marginali
, in programma il 28 maggio presso la sede dell’Istituto superiore di sanità.
Scopo dell’evento è individuare i campi d’azione e gli interventi mirati al controllo delle malattie prevenibili da vaccinazione, nonché focalizzare gli aspetti comunicativo-relazionali, fondamentali in ambito interculturale. In particolare, nel corso della sessione L’adesione alla vaccinazione nelle popolazioni migranti e nelle popolazioni marginali
vengono illustrate alcune azioni chiave
- promozione dell’adesione consapevole, dell’empowerment, l’utilizzo della struttura sanitaria come luogo
che possa favorire il primo approccio per l’integrazione - per favorire l’adesione alla vaccinazione non solo tra la popolazione migrante, ma anche in quelle più marginali. Senza prescindere dal ruolo del counselling e della competenza comunicativa, quanto mai necessarie all’operatore sanitario, coadiuvato dal mediatore culturale e dall’educatore di salute della comunità, nell’affrontare un intervento di prevenzione rivolto a persone appartenenti a culture diverse, nel cui ambito è diverso anche lo stesso concetto di salute.
Il Piano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014
Il Ministero della salute ha approvato il 22 febbraio 2012, come Intesa in Conferenza Stato-Regioni, il nuovo Garantire l’offerta attiva e gratuita nei gruppi a rischio delle vaccinazioni prioritarie e sviluppare iniziative per promuovere le vaccinazioni agli operatori sanitari e ai gruppi difficili da raggiungere
.
Cosa fa l’Iss
L’Italian National Focal Point: gli interventi di prevenzione per la tutela della salute dei migranti
L’Italian national focal point-Infectious diseases and migrant è una Rete di oltre 70 esperti di Istituzioni pubbliche, Organizzazioni non governative, associazioni di volontariato e referenti di comunità di stranieri presenti sul territorio nazionale, che ciascuno nella loro peculiarità (prevenzione, area diagnostico-clinica, assistenza, ricerca, area comunicativo-relazionale), si occupano da tempo del fenomeno migratorio e delle esigenze di salute ad esso collegate. Il Network, coordinato dal 1997 dall’Uo Rcf collocata all’interno del Dipartimento di Malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell’Iss, ogni anno organizza una giornata di studio e di confronto tra esperti del settore su specifici argomenti inerenti la promozione e la tutela della salute della popolazione immigrata.
Una guida per gli operatori sanitari
La guida L’accesso alle cure della persona straniera: indicazioni operative
, nasce dall’esigenza di fornire una risposta alle numerose richieste di informazioni pervenute al Servizio di consulenza in materia legale del Telefono verde Aids e Ist, collocato all’interno dell’Unità operativa ricerca psico-socio-comportamentale, comunicazione, formazione (Uo Rcf) del Dipartimento di Malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell’Iss, da parte di operatori sanitari, mediatori linguistico-culturali e volontari impegnati nella tutela dei diritti delle persone migranti, ma anche di molti stranieri che si trovano in difficoltà nell’accedere ai Servizi sanitari nel nostro Paese. Scopo del documento - frutto della collaborazione tra l’ Uo Rcf, il Centro operativo Aids, entrambi dell’Iss, il Ministero della salute e un legale esperto in materia di diritti dei migranti del Foro di Palermo, nonché specialisti in editoria scientifica e grafica del settore Attività editoriali dell’Iss - è fornire elementi operativi concreti per quanti sono impegnati nel settore della tutela della salute della persona migrante.