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CS n° 4/2103 In leggera discesa i livelli di obesità infantile. Confermata l’efficacia delle misure di informazione e prevenzione
20 aprile 2013
Diminuiscono del 4% i bambini di 8-9 anni in sovrappeso e del 15% quelli obesi, rispetto alla rilevazione effettuata a partire dal 2008. Rimangono tuttavia elevati i livelli di eccesso ponderale che pongono l’Italia ai primi posti d’Europa per sovrappeso e obesità infantile. Ancora troppo frequenti, inoltre, tra i piccoli le abitudini alimentari scorrette, come pure i comportamenti sedentari, anche se aumentano, sia pur di poco, i bambini che fanno attività fisica. E’ questa la fotografia scattata nel 2012 dal Sistema di Sorveglianza OKkio alla SALUTE, promosso dal Ministero della Salute/CCM (Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie), nell’ambito del programma strategico “Guadagnare salute – rendere facili le scelte salutari”. Presentato il 20 febbraio 2013 presso l’Auditorium “Biagio D’Alba” del Ministero della Salute.
“Sovrappeso, obesità e stili di vita non salutari rappresentano una sfida rilevante per la sanità pubblica – afferma Angela Spinella, la ricercatrice dell’ISS che ha coordinato l’indagine - in particolare la loro diffusione nei bambini è preoccupante in quanto predittori di future condizioni di salute sfavorevoli, considerando l’attuale quadro epidemiologico caratterizzato dall’alta prevalenza delle malattie cronico-degenerative. A ciò si aggiunge il fatto che i genitori non sempre hanno un quadro corretto dello stato ponderale del proprio figlio: tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 38% non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale.
Pertanto è necessario focalizzare l’interesse sulla promozione della salute, anche al fine di ridurre le disuguaglianze in salute e i costi sanitari e sociali”.
I risultati, relativi alla rilevazione effettuata nel 2012 su 46.492 bambini, indicano una leggera diminuzione della frequenza di sovrappeso e obesità, rispetto a quanto rilevato nelle due precedenti raccolte a partire dal 2008. In particolare in Italia:
• il 22,1% dei bambini di 8-9 anni è risultato in sovrappeso rispetto al 23,2% del 2008-9 (riduzione del 3,9%) e il 10,2% in condizioni di obesità (riduzione del 15%). Permangono più elevate le percentuali di sovrappeso e obesità nelle Regioni del Sud e del Centro.
Nella rilevazione del 2012, risultano ancora troppo frequenti tra i bambini le abitudini alimentari che possono favorire l’aumento di peso, specie se concomitanti. In particolare:
• il 9% dei bambini salta la prima colazione e il 31% fa una colazione non adeguata (ossia sbilanciata in termini di carboidrati e proteine);
• il 67% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante;
• il 21% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e/o verdura;
• il 43% consuma abitualmente bevande zuccherate e/o gassate.
I valori dell’inattività fisica e dei comportamenti sedentari mostrano un piccolo miglioramento, pur permanendo elevati:
• il 16% dei bambini pratica sport per non più di un’ora a settimana, rispetto al 25% del 2008-9 (riduzione del 36%);
• il 17% non ha fatto attività fisica il giorno precedente l’indagine (riduzione del 35%);
• il 42% ha la TV in camera (-12,5%), il 36% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi per più di 2 ore al giorno (-23,4%) e solo un bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.
OKkio alla SALUTE
Il sistema di sorveglianza, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, con le Regioni e le Aziende Sanitarie, permette di valutare con indagini periodiche lo stato ponderale dei bambini di 8-9 anni della terza primaria, dei loro stili alimentari, dell’abitudine all’esercizio fisico e delle iniziative scolastiche favorenti la sana nutrizione e l’attività fisica. La sorveglianza degli stili di vita nei bambini è uno strumento essenziale per identificare i problemi presenti, la necessità di interventi mirati e l’effetto degli interventi già avviati.
OKkio alla SALUTE, grazie alle sue caratteristiche di semplicità, affidabilità e flessibilità, è un valido strumento per supportare gli operatori di sanità pubblica nel monitoraggio dell’obesità e dei comportamenti a rischio nei bambini. Continuare a monitorare il fenomeno è necessario per consentire la costruzione di trend temporali e la valutazione dei risultati di salute, ma anche per programmare interventi di sanità pubblica che possono risultare incisivi nelle diverse condizioni socio-economiche e per definire il ruolo che le diverse Istituzioni, i professionisti della salute, della scuola e la famiglia possono avere per la realizzazione di interventi integrati. In questi anni le Istituzioni e i professionisti della salute e della scuola hanno cercato di favorire la diffusione di corrette informazioni e di stili di vita salutari attraverso interventi mirati. Le tre raccolte di OKkio alla SALUTE mostrano i primi incoraggianti cambiamenti.
Sul portale del Ministero è pubblicata una sintesi dei dati presentati