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La musica, alleata preziosa nella lotta alle malattie rare
ISS 25 Novembre 2010
Quando un crudele e lungo inverno ha gelato la terra, e la natura imprigionata cerca invano di liberarsi, io scaglio i miei raggi, per ridare vita ad ogni cosa, portando la primavera per le piante, per ogni fiore e per ogni albero
. Con questi versi Febo fa la sua apparizione nel quarto atto dell’opera The Fairy Queen (La Regina delle Fate), che domenica 28 novembre sarà allestita al Palazzo della Cancelleria di Roma (ore 18) con la direzione del Maestro Andrea De Carlo. Le stesse parole del dio Apollo potrebbero riferirsi alla forza dell’arte: la capacità, propria di ogni genere di espressione della fantasia e della creatività umane, di scaldare e fare uscire la natura imprigionata
da qualsivoglia fredda stagione, ad esempio dalla sofferenza e dalla malattia.
Lo spettacolo musicale, adattamento della raffinata opera di fine Seicento dell’inglese Henry Purcell tratta dal Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, nasce dalla collaborazione tra la John Cabot Chamber Orchestra e il Coro da Camera Italiano (già sperimentata con successo in Didone e Enea un anno fa). La finalità dell’iniziativa è benefica: gli artisti e musicisti che danno vita all’evento non percepiscono compenso, mentre l’incasso sarà interamente devoluto a raccogliere fondi per il Centro Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità, impegnato a debellare il crudele e lungo inverno
del dolore attraverso la ricerca, la prevenzione, il trattamento e la sorveglianza delle malattie rare e i farmaci orfani.
Anche la musica, dunque, alla pari della parola e delle immagini protagoniste del concorso artistico letterario Il volo di Pegaso
(quest’anno alla terza edizione), contribuisce a costruire un ponte tra chi soffre di una patologia rara e il mondo, perché la parola malattia non coincida con l’idea di solitudine. Considerati gli aspetti onirici e creativi dell’opera di Purcell – spiega De Carlo, per la prima volta sul podio che al Maggio Musicale Fiorentino fu del celebre Roger Norrington –, direi che il legame con Il Volo di Pegaso è opportuno: siamo di fronte a una storia che parla di sogni, essendo tratta dalla commedia shakespeariana, e nella quale l’elemento fantastico, allegorico e rappresentativo è forte. Spero che sia l’inizio di una collaborazione duratura con l’Istituto Superiore di Sanità, perché la creatività può molto contro la malattia
.
Ho adattato la parte musicale dell’opera ricavandone uno spettacolo di circa un’ora e mezzo – prosegue De Carlo, contrabbassista di fama oltre che direttore d’orchestra -. La seconda versione, del 1693, era un masque, una successione di coreografie, musica e parti recitate molto in voga all’epoca, con scenografie e costumi elaborati e allegorici
.
Sfogliare uno dei volumi del
. Volo di Pegaso
– conclude il Maestro – ci fa capire come il valore artistico di ciò che contenuto in quelle pagine non è legato alla malattia. È qualcosa di intrinseco, ma che dietro ci sia la sofferenza gli dà un’enorme profondità
Può essere utile anche ricordare una riflessione di Giovanni Paolo II: L’arte – scriveva il Papa - è esperienza di universalità. Non può essere solo oggetto o mezzo. È parola primitiva, nel senso che viene prima e sta al fondo di ogni altra parola. È la parola dell'origine, che scruta, al di là dell'immediatezza dell’esperienza, il senso primo e ultimo della vita
.
Soprano Nora Tabbush e Claudia Di Carlo; tenore Luca Cervoni; baritono Augusto Santelli.
Andrea De Carlo, romano, nasce come contrabbassista jazz e si dedica poi alla musica classica e infine a quella antica con la viola da gamba, sotto la guida di Paolo Pandolfo. Ha collaborato con alcuni tra i più importanti ensembles di musica antica. Ha tenuto masterclass presso l'Academie di Ambronay (Francia), Cuba, Pamplona (Spagna), Foligno. Per la MA Recordings (USA) nel 2005 ha registrato un cd di Suites di Marin Marais e con il suo ensemble Mare Nostrum
è uscita nel 2008 un'orchestrazione dell'Orgelbuchlein di J.S.Bach. E’ docente di Viola da Gamba presso il Conservatorio A.Casella
dell'Aquila. Laureato in Fisica, è anche autore di racconti in riviste e raccolte.