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Eventi

I giovani e l’alcol alla guida: più della metà ignora il rischio

Pubblicato 23/04/2007 - Modificato 10/02/2020



di Emanuele Scafato*

ISS- 23/04/07.

L’alcol causa in Italia il 30-50 per cento degli incidenti stradali (il 25 per cento in Europa) ed è la prima causa di morte tra i giovani dai 18 ai 24 anni. Nel complesso la fascia più colpita è quella tra i 25 e i 29 anni, con 637 morti e più di 41mila feriti. Si stima che il 30-40 per cento dei 224mila incidenti avvenuti in Italia nel 2004, dei 316mila feriti e dei quasi 6mila morti sia alcol correlato. Sono quindi evitabili con interventi mirati che ridurrebbero significativamente anche il costo economico, sanitario e sociale, costo stimato nel 2004 in oltre 33 miliardi di euro, il 2,5 per cento del Pil. La comunicazione della Commissione europea Politiche europee di trasporto per il 2010: tempo di decidere si pone l’obiettivo di dimezzare il numero di persone uccise sulle strade dell’UE, dalle 50mila nel 2000 a 25mila entro il 2010. Evitare la guida in stato di ebbrezza può dare un contributo al raggiungimento di tale obiettivo, visto che i dati rivelano che ogni anno almeno 10mila persone muoiono sulle strade europee in incidenti stradali causati dall’alcol.

L’obiettivo è quello di studiare proposte da presentare alle istituzioni per favorire nuovi strumenti di controllo sulla sicurezza stradale. Tra queste il divieto di vendita di alcolici sulle autostrade e la promozione della figura del guidatore designato in tutti i locali dove si bevono alcolici, non soltanto nelle discoteche. Sono i giovani, infatti, le vittime più numerose delle stragi sulle strade. Le conoscenze dei ragazzi sull’alcolemia sono scarse. Dalla ricerca Il Pilota condotta dal Centro OMS per la ricerca sull’alcol dell’ISS nelle discoteche e finanziata dal Ministero della Salute emerge che soltanto il 58,7 per cento indica correttamente in 0,5 il limite previsto dalla normativa per il consumo di alcol da non superare alla guida. Il 41,3 per cento indica livelli differenti e il 7,6 per cento non sa o non risponde. Tra tutti i giovani che hanno identificato correttamente il limite di 0,5 grammi/litro di alcolemia, il 19,2 per cento ammette di non conoscere il numero di bicchieri che corrispondono alle qualità sanzionabili dal codice della strada, l’8,2 per cento reputa che 5g/lt corrisponda a zero bicchieri e soltanto uno su tre ragazzi (il 29,9 per cento) identifica correttamente in 2-3 bicchieri il numero di drinks che determinano 0,5 grammi di alcolemia. Il Ministero della Salute, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, ha rifinanziato nel 2007 la campagna Se guidi non bere che si è integrata strategicamente nel 2006 con un’attenzione particolare ai luoghi dedicati al divertimento, per rendere più sicure le serate dei giovani e più serene quelle dei genitori. Il progetto Il Pilota, proposto dal Centro OMS per la ricerca sull’alcol e dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’ISS, si è posto come obiettivi la sensibilizzazione e l’informazione dei giovani sul corretto consumo di bevande alcoliche, attraverso proiezione di spot e rilevazione volontaria delle abitudini dei giovani nelle discoteche.

In Italia è previsto entro la fine del 2007 un milione di controlli del tasso alcolemico; un incremento significativo rispetto ai circa 300mila controllo attuati ogni anno. In Francia, uno dei Paesi più virtuosi in tema di sicurezza stradale, nel 2005 i controlli sono stati 10 milioni e in tre anni (tra il 2002 e il 2005) i morti sulle strade francesi sono diminuiti del 35,4 per cento. La tematica della sicurezza stradale alcol correlata è stata già ricompressa nel Piano Nazionale Alcol e Salute concordato con le Regioni e incorporata nella strategia Guadagnare salute che approda il 3 maggio in Consiglio dei Ministri.


* Dir. Centro Collab. OMS per la Ricerca e la Promozione della Salute su Alcol e Problematiche e Alcolcorrelate - Osservatorio Nazionale Alcol - Istituto Superiore di Sanità



Sicurezza stradale: nuove regole in dieci punti

Pene più severe in materia di sicurezza stradale. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge, proposto dal ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, che integra le disposizioni contenute nel Codice della strada. Molto più dure le sanzioni per chi supera i limiti di velocità, per chi usa il telefonino alla guida e per chi si mette in auto dopo aver bevuto. Se viene accertato un tasso alcolico nel sangue superiore a 1,5 grammi per litro si potrà procedere al sequestro del veicolo, che verrà confiscato ove il giudice emetta sentenza di condanna.

Ecco i punti più significativi del ddl governativo riguardanti la guida in stato di ebbrezza:

• previste maxi multe per guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti che possono arrivare fino a 24mila euro.
• chi guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti è punito con l’arresto fino a tre mesi e con un’ammenda che va dai mille ai 4mila euro. Se provoca un incidente in stato d’ebbrezza la pena è l’arresto da 2 a 6 mesi e l’ammenda da 3mila a 12mila euro. Inaspriti i periodi di sospensione della patente. È previsto anche il fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni. Inoltre, se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi/litro è previsto il sequestro dei veicolo e la successiva confisca. La soglia del tasso si abbassa a 0,2 gr/l per i neo patentati.
• Viene depenalizzato il rifiuto di sottoporsi al controllo dell’alcolemia con l’etilometro, ma per chi non si vuole sottoporre alla verifica vengono molto inasprite le sanzioni amministrative da 5mila a 20mila euro. Consegue la sospensione della patente da 6 mesi a 2 anni e il fermo del veicolo per 180 giorni.
• Misure più severe e confisca del veicolo anche per chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Un primo intervento nell’ambito della manovra sulla sicurezza stradale promossa dal ministro Bianchi è l’adozione di un codice etico di autoregolamentazione firmato dal ministro dell’Interno, Giuliano Amato, dal ministro delle Politiche giovanili, Giovanna Melandri, da gestori di locali da ballo e produttori di alcol. Le parti si sono impegnare a promuovere misure restrittive sulla vendita e somministrazione di alcolici, all’identificazione di un guidatore designato che si impegna a non bere alcolici e a favorire l’uso di alcol-test. Non si troveranno più, inoltre, alcolici negli oltre 180 punti ristoro della catena Autogrill. L’unica eccezione sarà rivolta a quei prodotti tipici che rappresentano uno strumento promozionale dell’immagine del Paese per i turisti in uscita e saranno messi in vendita in 10 market autostradali.

Gli impegni di questo codice etico saranno monitorati da un comitato composto dai rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni aderenti e potranno essere ampliati in base a nuove esigenze.


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