Eventi
1° dicembre 2006, censiti i Centri dove eseguire il test antiHiv. Il Telefono verde aids parla 8 lingue
Sono stati contati 524 Centri sparsi sul territorio nazionale, in rappresentanza di tutte le Regioni. Si tratta della mappatura dei Centri diagnostico-clinici realizzata dal Telefono verde aids (Tva 800-861061) dell’ISS attraverso un contatto diretto con i responsabili delle singole strutture. Per ognuna sono stati indicati la località, l’indirizzo e il recapito telefonico, gli orari. Ed è proprio questo, l’accesso ai servizi di diagnosi e cura, che si vuole così favorire, dal momento che tra le domande più ricorrenti che giungono al Tva vi sono proprio quelle relative al test per la ricerca degli anticorpi anti-Hiv e alle strutture preposte alla sua effettuazione. L’
Ma quest’anno il Tva presenta anche un’altra novità di rilievo: il counselling sarà infatti multiculturale, praticato in ben 8 lingue per poter così meglio comunicare alla popolazione straniera con una turnazione di mediatori linguistico-culturali che risponderanno in inglese, francese spagnolo, russo, rumeno arabo e cinese, oltre che italiano. Come ogni anno, inoltre, verrà prolungato, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids prevista per venerdì 1 dicembre 2006, l’orario di attività dalle 10 del mattino fino alle 18 di sera.
Alcuni ricercatori del Telefono verde aids dell’ISS saranno, inoltre, presenti alla manifestazione organizzata dal Ministero della Salute presso il Palazzo dei Congressi di Roma, con uno stand dedicato al National Focal Point, un gruppo di lavoro coordinato dall’ISS che, grazie alla collaborazione di esperti nazionali, si propone di realizzare interventi di prevenzione sull’infezione da Hiv e sull’Aids rivolti alle popolazioni.
Infine, per l'occasione saranno presentate tre pubblicazioni dal titolo: “Infezione da Hiv e Aids. Centri diagnostici e clinici presenti sul territorio italiano”, “La ricerca psicologica, neuropsichiatria e sociale nell’infezione da Hiv e nell’Aids e “Infezione da Hiv, Aids e popolazioni migranti:quali possibili interventi in ambito psico-socio-sanitario”.
Il counselling telefonico
Il Telefono verde aids, con il suo servizio anonimo e gratuito dal 1987 fino al 2005, ha risposto a più di 550.000 telefonate (circa 20.000 ogni anno), per un totale di circa 1.400.000 domande. A chiamare sono più spesso gli uomini, che coprono più del 71% di tutte le telefonate. La distribuzione per classi d’età evidenzia come quasi l’80% delle chiamate sia pervenuta da utenti con un’età compresa tra i 20 e i 39 anni, mentre quella geografica vede il Nord coprire quasi il 50% delle telefonate, il Centro e il Sud rispettivamente il 28% e il 17% e appena un 6% le Isole. Per quanto riguarda la popolazione straniera sono pervenute al Tva più di 2.000 telefonate dal 1995 fino al 2005. Il 30% dei casi di persone provenienti dall’Africa, nel 28% dalle Americhe, da Paesi non appartenenti all’Ue per il 17,5% e da quelli che invece ne sono appartenenti per il 15%. Infine, sono il 10% le telefonate effettuate dai cittadini provenienti dall’Asia.
Cosa chiedono: il 26% delle domande poste dalle persone che si sono rivolti agli esperti del Tva riguarda dove e con quali modalità è possibile effettuare il test. Più del 25% dei quesiti si riferisce alle vie di trasmissione e agli effetti del virus sull'organismo contagiato. Inoltre il 15% delle domande è relativo a tematiche legate agli aspetti psicosociali delle persone coinvolte nell'infezione da Hiv. A volte si chiama perché assaliti dal dubbio che sia appena sufficiente scambiarsi una stertta di mano o bere dal bicchiere di un sieropositivo per rimanere contagiati (13%). Infine la spinta ad alzare la cornetta nasce anche dall’esigenza di una conoscenza tecnica dell'infezione da Hiv e dell'Aids: caratteristiche del virus, sintomi dell’infezione e stato dell’arte della ricerca rappresentano il 12% delle domande.
Chi chiama: quasi 300.000 persone, circa la metà di chi contatta il Tva, hanno rapporti eterosessuali. A sorpresa, subito dopo con il 30%, seguono coloro che, pur senza aver corso alcun rischio, chiamano per avere informazioni sulle modalità di prevenzione e per saperne di più sull'infezione e i suoi effetti. Con percentuali via via minori seguono persone omo-bisessuali (pari al 6%), persone sieropositive (3.8%), i loro parenti o amici (3.1%) e, infine, persone tossicodipendenti che sfiorano appena l’1% del campione.
L’attività dal 1 gennaio fino al 31 ottobre 2006 del Tva: nei primi dieci mesi del 2006 sono pervenute al Tva ben 16.733 telefonate per un totale di più di 40.000 domande. Anche quest’anno a chiamare di più sono stati gli uomini con una percentuale di oltre l’85%, e la classe d’età più rappresentata è stata quella dai 20 ai 39 anni, che da sola ha ricoperto più dell’80% delle telefonate. Il 47% delle chiamate proviene dal Nord, dal centro per il 30%, dal Sud per il 17.5%, mentre dalle isole sono partite appena il 5% delle chiamate. Hanno telefonato in quasi il 70% dei casi gli eterosessuali e per il 20% persone che non hanno corso alcun rischio. Le persone omo e bisessuali sono stati più del 7% e i sieropositivi il 2.6%. Minima la percentuale dei tossicodipendenti che rappresentano appena lo 0.2%. Da segnalare, infine, che l’1.8% degli utenti del Tva è costituito da persone che chiedono informazioni sulla sperimentazione del vaccino anti Tat messo a punto dall’ISS. Si conferma, come negli anni precedenti, che un'alta proporzione di quesiti, quasi il 40%, riguarda informazioni sulle modalità di trasmissione dell’infezione da Hiv, il 25% informazioni sul test, il 13% e il 5% si riferiscono, rispettivamente, all'area psico-sociale e tematiche cpncerenenti la prevenzione. Infine il 3% delle domande poste riguarda i sintomi.