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Comunicato n° 15/2003ANZIANI, LO STIVALE SI DIVIDE SU STATO DI SALUTE E BISOGNI SANITARI
Uno studio dell’ISS mostra la spaccatura tra Nord e Sud sullo stato di salute e bisogni sanitari per gli anziani in Italia. Alto, secondo l’indagine, il consumo dei farmaci in tutto il Paese, mentre cresce il divario sullo stato di salute e sull’assistenza erogata.
Abitare a Sud o a Nord per lo stato di salute degli italiani over 65 non è lo stesso. Il divario in termini di servizi ma anche di benessere degli anziani è stato rilevato dall’indagine Agento-ISS, condotta dal Centro Nazionale di Epidemiologia per la Sorveglianza e la Protezione della Salute umana, che ha coinvolto circa 2500 anziani (non istituzionalizzati), distribuiti in undici regioni italiane. Unico denominatore comune in sanità, per la popolazione anziana, è il consumo di farmaci, alto in tutta la penisola. Al Nord gli anziani dichiarano di star meglio, si vaccinano di più e soffrono meno di deficit e disturbi cognitivi. Viceversa al Sud aumenta l’incidenza di patologie e di ricoveri ospedalieri ed è più alto il numero di anziani non autosufficienti. Migliore, però, nel Meridione, l’inserimento dell’anziano nel tessuto sociale che, soprattutto per le donne, costituisce un grosso problema per questa fascia d’età.
Nella maggior parte delle Regioni coinvolte nello studio (Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto), è stato contattato il medico di base di ogni titolare partecipante, con la richiesta di spronare il suo paziente a parlare con gli intervistatori. Le informazioni sono state ottenute tramite interviste domiciliari a cui rispondeva l’anziano stesso o, nel caso di inabilità, il familiare o la persona che se ne prendeva cura.
Ecco in sintesi i principali risultati dell’indagine:
Stato di Salute
• La percentuale degli intervistati che riferisce di soffrire di una o due patologie varia dal 30% (Napoli) al 51% (Emilia Romagna (ER)); varia dal 16% (Bolzano) al 38% (Napoli) per tre o più malattie.
• La malattia riferita più frequentemente è l’artrosi/artrite, seguita dall’ipertensione, dalle malattie cardiovascolari, dalle malattie respiratorie, dall’osteoporosi, dal diabete, dall’ictus.
• Dal 14% (ER) al 30% (Napoli) degli anziani riferisce di essere stato ricoverato nell’ultimo anno, e dal 19% (Piemonte) al 46% (Basilicata) dei ricoverati riferisce di esserlo stato più di una volta.
Qualità di vita percepita
• Dal 22% (Campania) al 66% (Bolzano) definisce il proprio stato di salute in modo positivo (da buono ad eccellente), dall’1,2% (Bolzano) al 24% (Napoli) lo giudica cattivo. La percezione negativa riferita al proprio stato di salute è maggiore negli uomini e cresce con l’età in entrambi i sessi. La presenza di pluripatologie aumenta con l’età e peggiora gli indici della qualità di vita percepita
• Dal 32% (Bolzano) al 53% (Campania) degli anziani dichiara di avere limitazioni nello svolgimento delle proprie attività quotidiane a causa di un problema di salute: la prevalenza aumenta con l’età. I principali problemi limitanti sono l’artrite/artrosi, i problemi respiratori e la difficoltà a camminare.
• E’ stata valutata anche la media dei giorni al mese percepiti in cattiva salute; complessivamente le donne presentano indici di qualità della vita meno favorevoli, con valori di media di giorni in cattiva salute o con limitazioni funzionali sensibilmente più elevati rispetto agli uomini.
• Nonostante le misure usate, si riscontra un forte gradiente Nord – Sud.
Autosufficienza e dipendenza
• Tra l’11% (Bolzano) ed il 27% (Campania) degli anziani intervistati non è autosufficiente, dall’11% (Bolzano) al 25% (Campania) con disabilità moderata e dallo 0% (Bolzano, ER, Marche e Sicilia) al 1,7% (Campania) con disabilità grave. La mancanza di autosufficienza cresce con l’età ed è leggermente più elevata tra le donne.
• Quasi il cento per cento dei disabili riceve un aiuto nelle attività che non è in grado di svolgere da solo, prevalentemente in ambito familiare.
Disturbi cognitivi
• Dall’11% (Bolzano) al 37% (Basilicata) è risultato positivo al test di screening (Minicog) per disturbi cognitivi. La prevalenza aumenta col crescere dell’età; al crescere degli anni medi di istruzione diminuisce la percentuale di anziani con disturbi cognitivi.
Isolamento sociale
• Dal 28% (Basilicata) al 50% (Veneto) è stato valutato integrato dal punto di vista dei rapporti sociali; dall’1,0% (Bolzano) al 10% (Basilicata) isolato. L’isolamento sociale cresce con l’aumentare dell’età, soprattutto tra le donne. Tra le persone non autosufficienti una percentuale elevata presenta problemi di integrazione sociale.
• La prevalenza di anziani classificati come isolati o parzialmente isolati socialmente presenta un gradiente Nord-Sud
Cure odontoiatriche
• Dal 20% (Bolzano) al 50% (Campania) degli intervistati riferisce difficoltà alla masticazione: la prevalenza cresce con l’età • Tra le persone con difficoltà alla masticazione, dal 35% (Basilicata) al 83% (ER) riferisce di portare una protesi dentaria e dal 60% (ER) al 81% (Sardegna) non è andato dal dentista nell’ultimo anno.
• Il motivo principale per cui gli anziani con difficoltà masticatorie riferiscono di non essersi recati dal dentista è l’aver ritenuto di non averne bisogno; pochi dichiarano di non essere andati dal dentista per problemi di costi.
Problemi di vista ed udito
• Dal 5,5% (Piemonte) al 19% (Sardegna) degli intervistati riferisce problemi di vista, nonostante l’eventuale utilizzo di occhiali.
• Dal 7,4% (Liguria) al 36% (Basilicata) del campione presenta difficoltà uditive: tra questi solo il 5% porta una protesi acustica. La prevalenza di queste disabilità percettive aumenta sensibilmente con l’età.
Vaccinazioni
Vaccinazione Antinfluenzale
• Nella stagione 2001-2002 la percentuale che riferisce di essersi vaccinato varia dal 39% (Bolzano) al 70% (Veneto); dal 18% (Napoli) all’80% (ER) delle persone intervistate riferisce di essere stato vaccinato dal Medico di Famiglia e dal 7,6% (Campania) e al 54% (Sardegna) presso le strutture delle Aziende Sanitarie.
• Tra i motivi principali della mancata vaccinazione sono stati riferiti: vaccino ritenuto non efficace, malattia considerata non grave, paura degli effetti collaterali, vaccino non consigliato.
Vaccinazione Antitetanica
• Dal 10% (Puglia) al 72% (Piemonte) degli intervistati riferisce di essersi vaccinato contro il tetano: la copertura vaccinale risulta maggiore tra gli uomini rispetto alle donne e diminuisce con l’età.
Cadute
• Dal 23% (Puglia) al 36% (Campania) degli anziani intervistati riferisce di aver subito una caduta nell’ultimo anno, con un aumento al crescere dell’età. Dal 29% (Bolzano) al 55% (Campania) è caduto più di una volta.
• Tra le persone cadute in età anziana, il 15% è stato ricoverato per le conseguenze riportate.
Farmaci
• Dall’82% (Basilicata) al 91% (Napoli, ER, e Veneto) degli intervistati riferisce di aver assunto medicine nell’ultima settimana; dal 36% (Bolzano) al 60% (Campania) consumano >4 famaci.
• Tra coloro che hanno assunto medicine nell’ultimo anno, dal 79% (Sardegna) al 95% (Puglia) riferisce che il medico di famiglia ha verificato, almeno una volta, le medicine assunte, o controllando le ricette (dal 47% in Sardegna al 73% in Liguria) o direttamente le confezioni dei farmaci (dal 16% in Liguria al 37% in Sicilia).
• I farmaci maggiormente utilizzati sono quelli per le patologie del sistema cardiovascolare, seguiti da sistema gastrointestinale/metabolismo, sistema muscoloscheletrico, sistema nervoso , ed emopoietico .