Eventi
00/25 - La sensibilità dentinale analisi al SEM degli effetti sulla dentina prodotti in vitro da quattro cementi vetroionomerici del commercio. Mirko Andreasi Bassi, Giuseppe Formisano e Salvatore Caiazza 2000, iii, 48 p.
La sensibilità dentinale: analisi al SEM degli effetti sulla dentina prodotti in vitro da quattro cementi vetroionomerici del commercio.
Mirko Andreasi Bassi, Giuseppe Formisano e Salvatore Caiazza
2000, iii, 48 p. Rapporti ISTISAN 00/25
I cementi vetroionomerici sono in grado di rilasciare ioni nell'ambiente. Nella presente ricerca è stato analizzato l'effetto di questo rilascio in vitro sulla dentina umana. Otto premolari umani, appena estratti, sono stati tagliati in corrispondenza delle loro superfici vestibolari ed orali mediante un disco diamantato, al fine di esporre i tubuli dentinali; le superfici di sezione erano poi rifinite mediante carta abrasiva con grana 600 al carburo di silicio. La distanza tra la camera pulpare e la superficie abrasa era di 1mm. I denti sono stati poi divisi in due metà. Le superfici abrase erano quindi mordenzate per 5s con acido ortofosforico al 37 % per rimuovere il fango dentinale. I cementi vetroinomerici (CVI) testati erano: Vitremer Luting Cement (3M) (VL); Vitremer Core Build up (shade A3 Vita, 3M) (VA3); Fugji I (Light Yellow, GC Corp.) (FI); Fugji IX (shade A2 Vita, GC Corp.) (FIX). Una metà di ciascun dente era usata come controllo mentre sull'altra metà è stato applicato uno dei materiali in esame (due denti per ogni CVI). I cementi erano preparati secondo le istruzioni dei fabbricanti; VL, FI e FIX erano autoindurenti, mentre VA3 era fotopolimerizzato per 40''. Dopo l'indurimento i campioni erano immersi in acqua deionizzata (pH 6,4) contenuta in bagni termostatici separati, a 37°C per 14 giorni. L'acqua di ogni bagno era cambiata ogni 24 ore al fine di evitare la sua saturazione ionica. I campioni erano poi fratturati in due metà e quindi disidratati secondo la tecnica del punto critico. Dopo metallizzazione con oro, erano osservati utilizzando un microscopio elettronico a scansione (Stereoscan, Cambridge Instruments) a 10 KV di accelerazione del fascio elettronico. Il gruppo di controllo ha mostrato tubuli dentinali pervi mentre i campioni trattati mostravano la presenza di un precipitato globulare di natura cristallina che tappezzava le pareti dei tubuli dentinali. Questi risultati in vitro suggeriscono che i CVI sono capaci di rilasciare ioni i quali precipitando dentro il lume tubulare producono uno strato globulare di natura cristallina probabilmente in grado, con il tempo, di occludere i tubuli dentinali aiutando il fisiologico meccanismo di sclerosi dentinale nei denti vitali.
Parole chiave: Cementi vetroionomerici, Sensibilità dentinale
Dentine sensitivity: an in vitro SEM analysis of the effects produced on dentin by four commercially available glass ionomer cements.
Mirko Andreasi Bassi, Giuseppe Formisano and Salvatore Caiazza
2000, iii, 48 p. Rapporti ISTISAN 00/25 (in Italian)
Glass ionomer cements (GIC) are capable to release ions in the oral environment. In the present research the effect of such release has been investigated in vitro on human dentin. On eight fresh extracted human bicuspids the vestibular and oral surfaces were cut with a diamond saw and then polished by means of a 600-grit SiC paper at the end to expose the dentinal tubules. The distance between pulp chamber and the abraded surface was 1mm. The teeth were then cut into two halves. The abraded areas were finally etched with 37 % phosphoric acid for 5s for removing the smear layer. The glass ionomer cements (GIC) tested were: Vitremer Luting Cement (3M) (VL); Vitremer Core Build up (shade A3 Vita, 3M) (VA3); Fugji I (Light Yellow, GC Corp.) (FI); Fugji IX (shade A2 Vita, GC Corp.) (FIX). One half for each tooth was used as a control, while on the other half was applied one of the materials tested (two teeth for each GIC). The GIC were prepared according to manufacturer instructions, VL, FI and FIX were self curable materials, while VA3 was light cured for 40s. After hardening, the specimens were immersed in deionized water (pH 6,4), contained in separated thermostatic tubs, at 37° C for 14 days. The water of each tub was changed every 24 hours to their ionic saturation. The specimens were then fractured into two parts and deidrated by means the critical point technique. After gold sputtering the specimens were observed using a scanning electron microscope (Stereoscan, Cambridge Instruments) at 10 kV beam acceleration. The control group showed cleaned areas with opened dentinal tubules, while all the treated areas showed the presence of a globular crystalline precipitate into the dentinal tubules. This in vitro result suggests that GIC are capable to release ions which precipitate into the dentinal tubules producing a globular crystalline layer which is probably capable, by the time, to occlude the dentinal tubules helping the physiological dentinal sclerosis in vital teeth.
Key words: Dentinal sensitivity, Glass ionomer cements