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99/21 - Gravidanza, aborto spontaneo e volontario in Campania. A cura di Giovanni Baglio, Sandra Salinetti e Angela Spinelli 1999, 81 p.
Gravidanza, aborto spontaneo e volontario in Campania.
A cura di Giovanni Baglio, Sandra Salinetti e Angela Spinelli
1999, 81 p. Rapporti ISTISAN 99/21
Si analizzano alcuni aspetti della salute riproduttiva in Campania. Per quanto riguarda l'assistenza in gravidanza, al parto e durante il puerperio nella provincia di Napoli si evidenzia: l'eccessiva medicalizzazione dell'evento nascita, soprattutto per le donne in migliori condizioni socio-economiche; la limitazione dell'autonomia decisionale della donna nel percorso medico-assistenziale; il ricorso frequente nella pratica clinica a procedure di non provata efficacia; una ridotta assistenza per le donne appartenenti a categorie socialmente più svantaggiate; e il ruolo marginale di consultori nell'assistenza della donna in gravidanza. Per quanto riguarda l'aborto spontaneo si nota un andamento simile a quello nazionale (diminuzione nel 1980 dopo la legalizzazione dell'aborto volontario e successivo leggero aumento nel tempo) anche se la Campania presenta uno dei valori più bassi d'Italia, probabilmente per effetto delle sottonotifiche. L'incidenza del fenomeno aumenta con l'età e la parità, diminuisce con l'istruzione e le nubili hanno valori leggermente più elevati. Il fenomeno dell'IVG vede tassi di abortività più elevati tra le donne di età 25-34 anni, quelle con un più basso titolo di studio, le casalinghe e le donne con due o più figli. Il ricorso all'IVG è spesso conseguenza dell'incapacità delle donne di regolare la propria fecondità con metodi contraccettivi efficaci. Da questa analisi emerge come prioritaria l'azione preventiva da parte soprattutto dei consultori familiari.
Parole chiave: Aborto, Assistenza in gravidanza, Salute riproduttiva
Pregnancy, spontaneous and induced abortion in Campania (Italy).
Edited by Giovanni Baglio, Sandra Salinetti and Angela Spinelli
1999, 81 p. Rapporti ISTISAN 99/21 (in Italian)
Some aspects of reproductive health in Campania (Italy) are analysed and discussed. As regards the assistance in pregnancy, delivery and puerperium in the province of Naples, it is observed: an excess of medical-treatment during pregnancy, above all for women in best socio-economic conditions; women had limited control over decisions about the methods and procedures adopted in pregnancy; a frequent use of procedures in clinical practice which are not evidence based; reduced assistance for women belonging to disadvantaged social groups, and the marginal role of the maternal and child health care services in assisting pregnant women. The trend of spontaneous abortion in Campania is similar to the national one (decreasing in 1980 after the legalisation of induced abortion and a slight increase after 1980) even though this region shows one of the lowest rates in Italy, probably due to undernotification. The spontaneous abortion rate increases with age and parity, and decreases with increasing education; unmarried women have a slightly higher rate. The induced abortion rate is higher among women aged 25-34 years, among those with lower education, among housewives and women with two or more children. Induced abortion is often the consequence of women's inability to control their fecundity with effective contraceptives. Thus the prevention is a priority for health care services.
Key words: Abortion, Prenatal care, Reproductive health