La probabilità di sopravvivere dopo una diagnosi di tumore, è un indicatore importante per valutare l’efficacia complessiva dei sistemi sanitari in ambito oncologico. L’esito della malattia è infatti influenzato in modo determinante da tempestività e qualità del percorso diagnostico e terapeutico.
La sopravvivenza si misura al netto delle altre cause di morte a cui il paziente oncologico è comunque esposto (sopravvivenza netta o relativa). Le misure di sopravvivenza si basano sui dati dei registri tumori che raccolgono informazioni su tutti i casi diagnosticati tra i residenti di un dato territorio.
Lo studio EUROCARE monitora da 25 anni la sopravvivenza per tumore in Europa. Lo studio è il frutto della collaborazione scientifica tra Istituto Superiore di Sanità, Istituto Nazionale dei Tumori Milano e la rete Europea dei registri tumori di popolazione. Attualmente è in corso la sesta edizione dello studio che coinvolge oltre 110 registri tumori distribuiti in 30 Paesi Europei.
Obiettivi principali dello studio EUROCARE-6 sono:
- monitorare nel tempo la sopravvivenza e la prevalenza per tumore in Europa a livello nazionale;
- fornire evidenze scientifiche di supporto alle politiche di controllo del cancro e contribuire a ridurre le diseguaglianze esistenti tra paesi o all’interno dei paesi;
- studiare esito e impatto nella popolazione dei tumori solidi ed ematologici, in età adulta e pediatrica, per entità frequenti e per quelle rare o rarissime (RARECARE-NET).
La raccolta dati è centralizzata presso l'ISS dove sono effettuati i controlli di qualità e le analisi statistiche principali. L'applicazione di controlli e metodi di analisi standardizzati garantisce la massima comparabilità dei risultati e costituisce il valore aggiunto dello studio EUROCARE. I risultati dell'ultima edizione dello studio, EUROCARE-5, hanno confermato continui miglioramenti nel tempo della sopravvivenza in Europa, per effetto degli avanzamenti nella diagnosi precoce e nel trattamento dei tumori. Ciò nonostante persistono ancora forti differenze geografiche, con livelli di sopravvivenza sensibilmente più bassi nei Paesi dell'Est Europeo rispetto a quelli del Centro, Sud e Nord Europa. In generale aumenta anche la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi nei tumori pediatrici.
L’Italia è tra i Paesi dove a 5 anni dalla diagnosi di un tumore si sopravvive di più. Le differenze maggiori si osservano per i tumori dello stomaco (sopravvivono a 5 anni dalla diagnosi il 32% di persone in Italia rispetto al 25% della media europea), del rene (67% contro il 61%), della prostata (89% contro il 83%), del colon (61% contro il 57%), e della mammella (86% contro il 82%).
I risultati principali dello studio EUROCARE-5 sono stati pubblicati in una Monografia Eur J Cancer e sono consultabili sul sito del progetto EUROCARE.
Per infomazioni:
Roberta De Angelis, Dip. Oncologia e Medicina Molecolare, UO Epidemiologia dei Tumori e Genetica. roberta.deangelis@iss.it