Come ogni anno, nell’ultima domenica del mese di gennaio (che quest’anno sarà il giorno 30) si celebra la Giornata mondiale dei malati di lebbra.
Si tratta di un’iniziativa, istituita a partire dal 1954 dallo scrittore e giornalista francese Raoul Follereau, con l’obiettivo di promuovere la sensibilizzazione, il controllo, la prevenzione e la diagnosi precoce di questa malattia.
La lebbra (o morbo di Hansen), infatti, fa parte di quelle malattie tropicali “dimenticate” (Malattie Tropicali Neglette – MTN) che ogni anno colpiscono più di un miliardo di persone nel mondo e che, se non diagnosticate precocemente e curate in maniera adeguata, possono determinare disabilità permanenti e spesso gravi.
Nonostante la lebbra sia curabile e i farmaci vengano forniti gratuitamente, continua a diffondersi nelle aree più povere del mondo e a colpire oltre 200.000 persone, fra cui molti bambini.
Le cause principali sono riconducibili a povertà, mancanza di servizi sanitari e igienici idonei, ad un’alimentazione non adeguata e a sistemi sanitari locali molto deboli.
In Italia la Giornata è promossa dall'Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO) sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. La road map (2021-2030) dell’OMS prevede una nuova strategia globale per l’eliminazione della lebbra. Obiettivo: arrivare al 2030 con un aumento del numero di nuove persone diagnosticate in tutto il mondo e una riduzione del tasso di nuovi casi con gravi disabilità.
Bibliografia:
World Health organization (WHO). World Leprosy Day
Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO). Le malattie dimenticate nel 2022 esistono ancora