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Comunicato Stampa N°02/2022 -Covid-19: i dati principali del monitoraggio della Cabina di Regia
Roma, 14 gennaio 2022 -
Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia:
● L’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 1988 ogni 100.000 abitanti (07/01/2022 -13/01/2021) vs 1669 ogni 100.000 abitanti (31/12/2021 -06/01/2021), dati flusso ministero Salute.
● Nel periodo 22 dicembre 2021 – 4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,56 (range 1,24 – 1,8), in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente e ben al di sopra della soglia epidemica. É in leggera diminuzione invece l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,2 (1,18-1,22) al 4/01/2022 vs Rt = 1,3 (1,27-1,32) al 28/12/2021.
● Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 17,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio) vs il 15,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 06 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 27,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio) vs il 21,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 06 gennaio).
● 13 Regioni/PPAA sono classificate a rischio Alto, di cui 3 a causa dell’impossibilità di valutazione, 8 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio Moderato secondo il DM del 30 aprile 2020. Tra queste, cinque Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio Alto secondo il DM del 30 aprile 2020.
● Quasi tutte le Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza. Dieci Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
● Raddoppia il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (649.489 vs 309.903 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in forte diminuzione (13% vs 16% la scorsa settimana). È in diminuzione anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% vs 50%) ed aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (39% vs 34%).