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Al via partnership PARC per la valutazione dei rischi da esposizione a sostanze chimiche
ISS, 13 maggio 2022
La partnership Europea PARC (Partnership for the Assessment of Risks from Chemicals), lanciata con il meeting di apertura a Parigi nel semestre della presidenza francese della Unione Europea, ha l’obiettivo di sviluppare metodologie di ‘risk assessment’ di nuova generazione, considerando sia la salute che l’ambiente in un approccio ‘One Health’. PARC è in linea con la Chemical Strategy for Sustainability dell’Unione Europea e con gli obiettivi del Green Deal Europeo che ambiscono all’’inquinamento zero’. Il progetto, coordinato da ANSES (Agence Nationale Sécurité Sanitaire Alimentaire Nationale), avrà una durata di 7 anni (2022-20029) ed è costituito da circa 200 partners di 28 paesi diversi, oltre alle principali agenzie Europee (ECHA, EFSA, EEA). Ha un budget stimato di 400 milioni di euro ed è finanziato in egual misura da Horizon Europe (il 9° programma Europeo per la ricerca e l’innovazione) e dai paesi membri dei partners partecipanti. Ben 5 Direzioni generali della Commissione Europea (DG-RTD, DG-GROW, DG-ENV, DG-SANTE e JRC) e i Ministeri dei diversi Paesi coinvolti contribuiscono attivamente alla governante di PARC e monitoreranno le attività di PARC.
La partnership ha l’obbiettivo di connettere una ampia comunità scientifica con le principali agenzie regolatorie per dare impulso alla ricerca con metodologie avanzate, condividere la conoscenza e migliorare le competenze in ambito di valutazione del rischio. I risultati di PARC saranno utili per supportarle strategie nazionali ed Europee per ridurre le esposizioni a sostanze pericolose e conseguentemente il loro impatto su salute e ambiente.
Lo sviluppo di metodologie ed approcci nuovi, capaci di generare dati accessibili e facilmente usufruibili è un obbiettivo importante per il miglioramento del risk assessment, insieme alla possibilità di disporre di modelli attraverso i quali identificare nuove sostanze meno pericolose e più sostenibili. PARC ha l’ambizione di migliorare la cooperazione scientifica tra i vari attori del risk assessment, mettendoli in contatto diretto indipendentemente dal settore di intervento specifico, ottimizzando le risorse e accelerando i progressi, e si avvarrà dei risultati precedentemente ottenuti da altri progetti europei (EU-ToxRisk, EuroMix) ma soprattutto dal Joint Program Europeo HBM4EU (Human Biomonitoring for Europe) che terminerà nell’estate del 2022.
Per l’Italia, così come era stato per HBM4EU, l’Iss è stato identificato dal Ministero della Salute come coordinatore e Grant signatory, e il Dipartimento Ambiente e Salute nella persona di Emanuela Testai ha la responsabilità scientifica.
Il Dipartimento Ambiente e Salute partecipa con 4 reparti, che svolgono attività la cui mission è simile alle attività e agli obbiettivi della partnership, ma altri 4 Dipartimenti e centri sono coinvolti con un numero elevato di ricercatori con expertise molto diverse e complementari. La compagine Italiana è composta anche da varie Affiliated Entities sotto il coordinamento dell’ISS: 2 dipartimenti dell’università di Milano, 2 dipartimenti dell’università di Padova, 1 dipartimento dell’università di Napoli, l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, IRSA-CNR, IUSS PAVIA, ASST-FBF-SACCO di Milano. Nell’insieme la partecipazione italiana spazia su vari argomenti ed è compresa in 6 dei nove Work package previsti da PARC.