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Bollettino 16 fase 3
• I dati della Sorveglianza Integrata COVID-19 dell’ISS, nel periodo 14/08/2023-20/08/2023, mostrano un’incidenza dei casi diagnosticati e segnalati pari a 14,5 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente (07/08/2023-13/08/202, 11 casi per 100.000 abitanti).
• L’incidenza settimanale è in aumento nella maggior parte delle Regioni/PPAA con valori non superiori a 30 casi per 100.000 abitanti. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Liguria (30 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Basilicata (4 casi per 100.000 abitanti).
• La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia 90+ anni (38 casi per 100.000 abitanti), in aumento rispetto alla settimana precedente. L’incidenza è in aumento anche in tutte le altre fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 57 anni, stabile rispetto alle settimane precedenti.
• L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 15 agosto 2023 è pari a 1,23 (1,12 – 1,34), in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (Rt=1,11 (1,00 – 1,23), all’8 agosto 2023). Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/ o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037).
• La percentuale di infezioni riportate in soggetti con almeno un’infezione pregressa (reinfezioni) è in lieve diminuzione e intorno al 35%.
• I tassi di malattia grave (ricovero, ricovero in terapia intensiva e decesso) sono stabili o in lieve aumento in tutte le fasce d’età. I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età e i tassi più elevati si trovano nella fascia d’età 90+ anni.
• In base ai dati di sequenziamento depositati sulla piattaforma nazionale I-Co-Gen, nell’ultima settimana di campionamento consolidata, 31/07/2023 - 06/08/2023 (dati al 21 agosto 2023), si continua ad osservare la co-circolazione di ricombinanti di Omicron attenzionati a livello internazionale, con una predominanza di sequenze attribuibili a XBB.1.9 (45,9%) e XBB.1.16 (37,8%).
• Nell’ultima settimana di campionamento consolidata (31/07/2023 - 06/08/2023) si è registrato un incremento nella proporzione di sequenziamenti attribuibili ai lignaggi EG.5 (discendente di XBB.1.9.2 con mutazione addizionale S: F456L), XBB.1.16 e XBB.1.16.6 (con mutazione addizionale S:F456L), designati come varianti di interesse (VOI) da ECDC e WHO (https://www.ecdc.europa.eu/en/covid-19/variantsconcern; https://www.who.int/activities/tracking-SARS-CoV-2-variants). Nel dettaglio, la proporzione di sequenziamenti presenti in I-Co-Gen, attribuibile a EG.5 è risultata pari al 32,4% (EG.5.1, 18,9%; EG.5.1.1, 13,5%); il 18,9% attribuibile a XBB.1.16 e il 16,2% a XBB.1.16.6, in linea con quanto osservato a livello globale (EG.5.1, 25% e XBB.1.16, 18%; fonte: Gisaid).