Eventi
Bollettino 25 fase 3
Punti chiave del monitoraggio
Impatto
• Al 01/11/2023 l’occupazione dei posti letto in area medica resta limitata, pari al 5,8% (3.620 ricoverati) stanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente (5,7% al 25/10/2023), (tab.1, fig.1). Stabile anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 1,2% (102 ricoverati) rispetto alla settimana precedente
(1,3% al 25/10/2023) (tab.2, fig.2).
• I tassi di ospedalizzazione (fig.3) e mortalità (fig.5) aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia d’età 90+ anni; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età (fig.4).
Diffusione
• L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 24/10/2023 è pari a 0,92 (0,87 – 0,96), in aumento rispetto alla settimana precedente (Rt=0,83 (0,79 – 0,88) al 17/10/2023) ma sotto la soglia epidemica (fig.6).
- L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 26/10/2023 - 01/11/2023 è pari a 47 casi per 100.000 abitanti, invariato rispetto alla settimana precedente (Tab.3).
• L’incidenza settimanale (26/10/2023-01/11/2023) presenta variazioni (sia in aumento sia in diminuzione) nelle Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Veneto (92 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (2 casi per 100.000 abitanti) (Tab.3).
• La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90+ anni. L’incidenza è stabile in tutte le fasce d’età (fig.7). L’età mediana alla diagnosi è di 58 anni, sostanzialmente uguale rispetto alle settimane precedenti.
• La percentuale di reinfezioni è circa il 42%, in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (fig.8).
Varianti
• Alla data della più recente indagine rapida (https://www.iss.it/-/covid-19-online-la-flash-survey-varianti-diottobre-2023) per la stima della prevalenza delle varianti di SARS-CoV-2 (condotta dal 16 al 22 ottobre 2023), la prevalenza nazionale stimata dei ceppi virali ricombinanti omicron riconducibili a XBB risulta pari al 90,9%. Tra questi, la variante d’interesse EG.5 si conferma prevalente (51,0%). In aumento, anche se ancora contenuta, la circolazione della variante sotto monitoraggio BA.2.86, con una prevalenza nazionale stimata pari a 1,3% (tab. 4).