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La salute degli anziani: una priorità per l’Europa e per l’ISS
ISS 28/11/2011
E’ stata di recente presentata al Parlamento Europeo la Road Map for European Ageing Research
. Una sorta di linea guida della ricerca dedicata alla terza età in Europa alla cui stesura hanno contribuito centinaia di esperti, tra i quali i ricercatori del CNESPES dell’Istituto Superiore di Sanità. Ma la Road Map non porta solo la firma di scienziati e ricercatori, bensì anche quella di politici, imprenditori, degli stessi protagonisti, ovvero gli anziani, e delle Ong a loro dedicate. Ne è venuto fuori un largo e profondo consenso su quelle che sono state identificate come le priorità per il futuro della terza età. Riassumibili in sette tematiche:
- vivere più anni, ma in salute
- mantenere e rafforzare le capacità mentali
- far partecipare più attivamente gli anziani alla vita di comunità e al mondo del lavoro
- garantire la qualità e la sostenibilità dei Sistemi di Protezione Sociale
- favorire il benessere della terza età a casa e negli ambienti comunitari
- sconfiggere le ineguaglianze nell’invecchiamento
- comprendere meglio la biogerontologia: dai meccanismi agli interventi
Il reparto Salute della Popolazione del CNESPS dell’Istituto Superiore di Sanità partecipa da anni al network di eccellenza per la ricerca sull'invecchiamento, attraverso i progetti Era-Age, Era-Age II – European Research Area in Ageing, progetti europei, il primo terminato nel 2009, il cui scopo è quello di elaborare il primo programma di ricerca dedicato alla terza età, condivisibile da tutti gli Stati membri: the New European Dynamics of Ageing Programme (NEDA) - e di recente Futurage – il progetto di 2 anni finanziato dalla Commissione europea che ha portato alla creazione della Road Map presentata a Bruxelles e che guiderà le politiche sociosanitarie degli Stati membri per i prossimi 15 anni.
Inoltre, Emanuele Scafato, membro dell' European Scientist Council for Research on Ageing che ha formulato la Road Map, partecipa al coordinamento nello Steering Group di Futurage della valutazione delle attività di ricerca europea sull'invecchiamento e sull'Alzheimer tramite i progetti epidemiologici nazionali, vere e proprie banche dati, ILSA e IPREA ed ha di recente pubblicato i primi dati sulla prevalenza di deficit cognitivo in Italia. Il gruppo di studio guidato da Scafato ha inoltre coordinato il progetto europeo
, ovvero una revisione della letteratura scientifica sulla tematica alcol e anziani e di programmi, progetti e best practice in tutta Europa sulla medesima problematica.
La Road Map
La Road Map parte dal presupposto, più che evidente, dell’incremento della vita media in Europa, la regione più vecchia al mondo. La traiettoria dell’aspettativa di vita degli europei, infatti, lineare per oltre 150 anni, cresce attualmente al ritmo di un anno ogni 5 e non mostra segni di decremento. E’ stato stimato che il numero degli europei ultrasessantacinquenni crescerà del 45% tra il 2008 e il 2030 per arrivare a rappresentare oltre il 30% della popolazione entro il 2060. Gli ottantenni e passa formano il gruppo destinato a crescere più rapidamente, passando dal 5 al 12% dal 2010 al 2060.
Il documento, un unicum in Europa, si divide in tre capitoli. Nel primo viene affrontato il contesto demografico in cui si trova adesso l’Europa e mette l’accento sulla sfida alle porte: incrementare entro il 2020 l’aspettativa media di vita di 2 anni, secondo la European Innovation Partnership pilot initiative on Active and Healthy Ageing (EIPAHA). La seconda parte si concentra nel dettaglio sulle 7 priorità sopra elencate. Il terzo capitolo getta uno sguardo sulle possibili implementazioni da apportare alla stessa Road Map.
Per saperne di più consultare il sito di