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Obesità nel Sud Italia: gli adolescenti dicono addio alla dieta mediterranea
ISS 14/10/2009
Circa 4 adolescenti su 10 nella città di Reggio Calabria sono obesi o in sovrappeso. E’ questo il dato emerso dallo studio epidemiologico MAREA (Metabolic Alterations REggio Calabria Adolescents) condotto dall’Associazione Calabrese di Epatologia-onlus e dal Reparto di Epidemiologia Clinica e Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), con il sostegno finanziario della Fondazione BNC e dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria. I risultati dello studio saranno presentati nel corso del convegno Il disagio dell’Occidente: un approccio multidisciplinare al fenomeno dell’obesità
, in programma all’ISS il 15 ottobre.
La percentuale evidenziata, oltre che confermare le osservazioni già condotte in altre aree del Mezzogiorno d’Italia, risulta del tutto sovrapponibile alla situazione epidemiologica degli Stati Uniti dove ormai da più un decennio si parla di epidemia di obesità
. Un altro dato rilevante messo in luce dal MAREA Study riguarda la diffusione della steatosi epatica (accumulo eccessivo di grasso nel fegato) che interessa il 13% della popolazione studiata. Un’alterazione che, oltre ad essere la principale causa di danno epatico in età giovanile, costituisce una sorta di acceleratore
del danno aterosclerotico.
Il sovrappeso/obesità, già a questa età, infatti, risulta associato alla presenza di fattori di rischio cardiovascolare (dislipidemie, alterazioni del metabolismo glucidico, stato infiammatorio cronico sistemico, ecc.) e di segni precoci di aterosclerosi (aumento dello spessore dell’intima-media carotidea) che lasciano presagire per i gli adolescenti la possibilità di una più precoce insorgenza di quelle malattie metaboliche e cardiovascolari che sino ad oggi erano considerate di esclusiva prerogativa della popolazione anziana.
La colpa, secondo i ricercatori, è da imputare al diffondersi tra i giovani di abitudini caratterizzate dalla sedentarietà e dall’adozione di modelli nutrizionali estranei alla tradizione mediterranea. Infatti, tra i fattori di rischio per lo sviluppo di sovrappeso/obesità quelli più determinanti sono lo scarso consumo di verdure, le abitudini sedentarie (utilizzo smodato della TV e del computer) ma, soprattutto, la scarsa attività fisica. Il fenomeno, inoltre, sembrerebbe interessare maggiormente gli adolescenti i cui genitori presentano un eccesso ponderale e più bassi gradi di scolarizzazione e attività lavorativa.
La metodologia
Lo studio realizzato tra l’ottobre 2007 e il novembre 2008 ha interessato un campione di studenti rappresentativo (circa 650 soggetti) dell’intera popolazione con età compresa tra gli 11 ed 1 13 anni, delle Scuole Medie della città dello Stretto. Tutti i soggetti selezionati sono stati sottoposti ad un serie di indagini che prevedevano la somministrazione di un questionario finalizzato alla raccolta di informazioni sullo stato di salute e gli stili di vita, la misura degli indici antropometrici (peso, altezza, circonferenza addominale) e della pressione arteriosa, l’effettuazione di un prelievo ematico per la determinazione dei markers di rischio cardiovascolare, di un’ecografia epatica e di un’ecodoppler carotideo per la misurazione dello spessore dell’intima-media carotidea, indice questo molto sensibile per la valutazione del danno aterosclerotico precoce.