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Pet Therapy, dall’ISS una proposta di Linee Guida
ISS 4/12/08
Il rapporto col proprio animale domestico, che sia cane, gatto o canarino, è in grado di favorire i rapporti interpersonali, di suscitare stati d’animo positivi, di serenità e giocosità, di alleviare momenti di stress e conflittualità. Chi ha un animale lo sa, ma da un po’ di tempo a usufruire di questa cura
del tutto particolare sono i pazienti, soprattutto se bambini e anziani, di strutture sanitarie, sempre più numerose, sparse sul territorio nazionale.
Non esiste, tuttavia, una legislazione specifica in materia, nonostante l’utilizzo di animali da compagnia per fini terapeutici sia stato oggetto, per la prima volta in Italia, di un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003. Medici e operatori sanitari non possono tuttavia avvalersi di precisi strumenti metodologici e scarsi sono gli studi scientifici che dimostrano l’efficacia di queste attività. E’ dunque a partire da queste premesse che il Reparto di Neuroscienze comportamentali dell’ISS propone di formulare delle Linee Guida rivolte agli operatori del settore e concordate con varie istituzioni interessate (istituti zooprofilattici, strutture di controllo ministeriali, associazioni di malati e operatori del settore) per poter meglio definire questo insieme di attività che vanno sotto il nome di Terapie Assistite con gli Animali. Inoltre, lo stesso ISS, grazie al co-finanziamento della Nando Peretti Foundation
, sta avviando, con la collaborazione dell’Terapie e Attività Assistite in Italia: attualità, prospettive e proposta di linee guida
, che si svolge il 4 e 5 dicembre all’ISS, in collaborazione con il
L’indagine
Il Dipartimento di Neuroscienze comportamentali dell’ISS, in collaborazione con la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna, ha condotto nel 2006 un censimento di tutte le attività e terapie assistite con gli animali svolte nella regione Emilia Romagna. Censimento che è stato ampliato da altri studi condotti in aree più estese del centro-Nord Italia. I risultati sono consultabili sul
In generale, è emerso che gli animali coinvolti, perlopiù cani, provengono da allevamenti amatoriali, ma anche canili e allevamenti professionali. I gatti sono invece utilizzati soprattutto nei casi di persone che vivono sole e che, a causa della patologia o dell’età, non sono agevolate negli spostamenti. Altri animali coinvolti sono criceti e conigli, le cui caratteristiche possono arrecare beneficio soprattutto ai bambini che stanno attraversando una fase difficile della crescita; i cavalli, utilizzati per le persone con problemi motori e comportamentali, e infine uccelli, pesci, asini, capre e mucche. In generale sono gli animali domestici, in particolare i piccoli mammiferi, ad essere preferiti, poiché più propensi ad interagire emotivamente con l’uomo.
I soggetti ai quali si rivolgono principalmente le Attività e Terapie assistite sono bambini affetti da sindrome di iperattività, deficit di apprendimento, sindrome di Down, ritardo mentale, difficoltà di linguaggio e comunicazione di vario grado, nonché bambini ospedalizzati; e anziani affetti da demenza e Alzheimer, stati d’ansia, disabilità fisiche e mentali, disturbi motori.