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L’impegno del CNESPS sulla salute mentale
ISS - 05/03/2008
Si terrà venerdì 7 marzo 2008 all'ISS il focus group sulla salute mentale al quale partecipano rappresentanti delle associazioni dei familiari e dei pazienti, del Ministero della Salute, dei medici di medicina generale, della psichiatria accademica, del governo e dei media. Gli obiettivi del Focus sono di presentare i risultati dello studio e discutere su modalità efficaci di divulgazione degli stessi anche per sostenere decisioni in tema di politica sanitaria.
Secondo recenti proiezioni dell'Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS), infatti, i disturbi mentali sono destinati a divenire nel prossimo decennio una delle principali fonti di disabilità e sofferenza. Il solo disturbo depressivo maggiore rende già conto del 6% del carico (burden) di sofferenza e disabilità legato a tutte le malattie. Diversi studi segnalano inoltre un possibile aumento di vari disturbi mentali negli ultimi decenni.
Un simile panorama fa ritenere necessario disporre di dati nazionali sulla prevalenza dei disturbi mentali più comuni nella popolazione generale da comunicare ai vari soggetti interessati, anche allo scopo di sollecitare la discussione sulla loro possibilità di motivare e sostenere decisioni in tema di politiche preventive e di pianificazione e miglioramento di qualità dei servizi.
Di fondamentale importanza è anche disporre di strumenti di sorveglianza e di monitoraggio dei disturbi mentali. Anche a livello di Commissione UE, è stato di recente sottolineata l’importanza delle informazioni rese disponibili da una attività di sorveglianza dei disturbi mentali nella popolazione.
Nel nostro Paese sono state recentemente intraprese alcune azioni finalizzate all’acquisizione di elementi conoscitivi utili per l’individuazione di priorità di intervento.
Nel 2002-03 l’Italia ha partecipato insieme ad altri 5 Paesi europei allo European Study of the Epidemiology of Mental Disorders (ESEMeD) condotto su un campione di oltre 21.000 cittadini europei per valutare prevalenza e comorbilità dei disturbi mentali, impatto degli stessi, uso dei servizi e dei farmaci psicotropi per il trattamento, fattori di rischio sociodemografici e di altro tipo. I paesi partecipanti sono stati Belgio, Francia, Germania, Olanda, Spagna e Italia.
Lo studio ESEMeD fa parte del più ampio progetto World Mental Health 2000 Surveys Initiative
promosso dall’OMS.
In Italia, lo studio ESEMeD è stato il primo ad aver riguardato un così ampio campione della popolazione generale adulta nazionale (oltre 4700 persone). Il ruolo di riferimento scientifico per la parte italiana, sia dello studio che della sua prosecuzione, progetto EPREMED, che ha riguardato un’analisi approfondita e coordinata tra vari Paesi dei dati raccolti con L’ESEMeD, è stato rappresentato dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità.
La rilevanza del tema della salute mentale in termini di salute pubblica, emersa con chiarezza attraverso i risultati del progetto ESEMeD, è stata colta dal CNESPS che con il sostegno del Centro per la prevenzione e il Controllo delle Malattie presso il Ministero della Salute ha attivato varie ulteriori iniziative volte alla sorveglianza dei disturbi mentali e all’intervento precoce.
Nel 2006, è stato realizzato lo studio trasversale PASSI - Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia, che ha coinvolto 35 ASL di 7 regioni con l’uso di un questionario standardizzato somministrato telefonicamente a un campione rappresentativo della popolazione di 18-69 anni. Il questionario comprendeva anche una sezione con domande di screening della depressione e l’uso dei servizi sanitari.
Lo studio PASSI ha rappresentato il punto di partenza per l’ effettuazione di un più ampio progetto di sperimentazione e messa a regime di un sistema di sorveglianza di popolazione iniziato a gennaio 2007, con l’obiettivo di effettuare un monitoraggio a 360 gradi sullo stato di salute della popolazione adulta italiana con il coinvolgimento di tutte le Regioni e le ASL italiane.
Nello stesso anno, è stato avviato un progetto di ricerca sull’applicazione pilota di un programma di promozione della salute mentale nelle scuole.
Nel 2007, sono stati avviati i lavori del progetto SEME, un programma nazionale di sorveglianza dei disturbi mentali per valutare gli andamenti nel tempo dei disturbi caratterizzati da maggiore gravità e più severe conseguenze, ovvero la schizofrenia, il disturbo bipolare I, il disturbo schizoaffettivo, l’anoressia mentale, il disturbo depressivo maggiore con tentato suicidio. Il progetto SEME intende sperimentare una rete di centri clinici sentinella per la segnalazione tempestiva dei nuovi casi che giungono alla loro osservazione.
Nel 2008, ha preso avvio un progetto di ricerca volto a sperimentare l’efficacia di un programma di screening e gestione integrata della depressione in medicina generale.
Venerdì 7 marzo 2008, in accordo con il principale obiettivo del su citato progetto EPREMED, il Reparto Salute Mentale del CNESPS ha organizzato un focus nazionale di esperti in rappresentanza delle associazioni dei familiari e dei pazienti, del Ministero della Salute, dei medici di medicina generale, della psichiatria accademica, del governo e dei media. Il focus è condotto da Antonella Gigantesco e Angelo Picardi.
Gli obiettivi del focus sono:
- presentare i principali risultati dello studio ESEMeD relativamente alle specificità e peculiarità del contesto italiano;
- favorire la discussione su modalità efficaci di divulgazione degli stessi nonché su loro possibilità di motivare e sostenere decisioni in tema di politica sanitaria.