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Grazie a un’iniziativa nata nel 2004, su proposta del coordinamento dei Comitati per le Pari Opportunità (CPO) dell’ISS e di altri cinque enti, con l’obiettivo di sensibilizzare alla prevenzione oncologica le lavoratrici e i lavoratori operanti nel Lazio, è stato possibile rilevare tempestivamente la presenza di un tumore in 18 persone altrimenti ignare della malattia. I risultati dell’iniziativa, realizzata con il coinvolgimento e l’intervento di partner tecnici qualificati, quali Agenzia di Sanità Pubblica Regione Lazio, Croce Rossa Italiana, Università degli Studi di Roma “La Sapienza, sono pubblicati in un Rapporto ISS.

Il rapporto, oltre all’introduzione a cura del coordinamento CPO, descrive dettagliatamente le tre fasi che hanno articolato la campagna finalizzata alla prevenzione del carcinoma al colon-retto: la campagna di informazione, attraverso la distribuzione di circa 30.000 opuscoli informativi distribuiti al personale degli enti; l’effettuazione di circa 3.000 test gratuiti per la diagnosi precoce del carcinoma al colon-retto e la ricerca sociale su motivazioni e aspettative legate a pratiche di prevenzione, corredata da nota metodologica e allegato statistico.

Il progetto ha coinvolto 2.754 dipendenti dei sei enti e aziende di appartenenza dei CPO e partecipanti al progetto. Una volta eseguiti i test di screening, per i soggetti i cui test hanno dato esito positivo, è stata prescritta una colonscopia, preceduta da visita endoscopica. Si è così potuta rilevare la presenza in 18 persone, di cui 4 donne e 14 uomini, di una o più lesione neoplastica. Questi risultati, in conclusione, mostrano come la prevenzione, attivata anche tramite un’iniziativa di screening, sia un efficace strumento per la lotta ai tumori.