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FINANZIA LA TUA SALUTE. DESTINA IL 5 PER MILLE ALL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
Quest’anno, per la prima volta, attraverso la dichiarazione dei redditi è possibile destinare una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) alla ricerca sanitaria senza oneri aggiuntivi per il contribuente.
La quota può essere destinata all’Istituto Superiore di Sanità, il principale istituto di ricerca italiano, che da più di 70 anni opera per la tutela della salute pubblica.
Come fare?
Basta compilare la scheda per la destinazione del 5 per mille dell’Irpef:
– scrivendo i propri dati anagrafici e il codice fiscale;
– firmando nel riquadro indicato come Finanziamento della ricerca sanitaria
indicando il codice fiscale dell’Istituto Superiore di Sanità: 80211730587.
Ecco perché finanziando l’ISS, finanzi la tua salute:
• Perché è l’istituto che vanta la più lunga tradizione di ricerca pubblica in Italia
Nato ufficialmente il 21 aprile 1934 e pensato inizialmente come strumento di lotta alla malaria, l’ISS amplia presto le sue attività di ricerca al servizio della salute pubblica considerata a 360 gradi. Vi lavorano scienziati del calibro di Enrico Fermi e Premi Nobel, quali Daniel Bovet, leader della ricerca sugli antistaminici, Ernst Boris Chain, scopritore insieme a Alexander Fleming e Howard Florey della penicillina. Dai suoi laboratori passa anche Rita Levi Montalcini.
• Perché i frutti delle sue ricerche vanno dal laboratorio al letto del paziente
La nostra ricerca è mirata al bisogno clinico, lavoriamo per trasferire i suoi risultati dai laboratori direttamente nelle corsie d’ospedale. Una ricerca che è il frutto della concentrazione di competenze diverse unite nell’obiettivo di migliorare la salute dei cittadini, la qualità delle cure e di combattere vecchie e nuove patologie.
•Perché è al servizio della tutela dell’ambiente e della sicurezza alimentare
Studiamo e controlliamo tutto ciò che ci circonda: l’aria, l’acqua e il suolo. Dall’analisi e il monitoraggio delle acque di balneazione a quello delle acque potabili e minerali, fino all’inquinamento atmosferico e a quello domestico sono centinaia i ricercatori impegnati, attraverso studi e controlli, a combattere le cause di ciò che nell’ambiente, nei materiali che usiamo o nei cibi che mangiamo può essere dannoso per la nostra salute.
• Perché è presente nelle emergenze nazionali
Test diagnostici e vaccini contro nuovi agenti infettivi sono tra gli impegni più importanti dell’attività dell’Istituto. Siamo presenti da sempre nell’emergenza AIDS, abbiamo lavorato con le autorità sanitarie durante l’allarme “mucca pazza” e, più recentemente, contro la SARS e l’influenza aviaria. Test diagnostici precoci contro l’HIV e la SARS, sono stati costruiti attraverso avanzate tecniche di biologia molecolare. La nostra ricerca è impegnata anche a servizio delle istituzioni pubbliche nella prevenzione del bioterrorismo.
• Perché finanzia grandi progetti di ricerca per la salute di tutti
L’ISS finanzia e conduce da circa dieci anni il Programma Nazionale Ricerca sull’AIDS. Tra i fiori all’occhiello delle sue attività l’impegno nello studio del vaccino contro l’HIV/AIDS, di cui ha appena concluso con successo la prima fase di sperimentazione. Attivo nella ricerca contro il cancro, coordina la sperimentazione di vaccini preventivi e terapeutici, portando avanti, nello stesso tempo, studi mirati alla diagnosi precoce e allo sviluppo di nuovi farmaci anti-tumorali. Ed è sempre l’ISS a coordinare la ricerca nazionale sulle proprietà terapeutiche delle cellule staminali contro il cancro o le malattie neurodegenerative.
• Perché valuta e sorveglia l’uso dei farmaci
L’Istituto controlla e verifica la qualità, la sicurezza e l’efficacia delle medicine usate per curare le malattie che colpiscono gli uomini, le donne e i bambini nel nostro Parese. Con la sua ricerca lavora per mettere a punto terapie innovative per le patologie ancora poco curabili e quelle rare. Ricerca tecnologie per combattere il doping nello sport e la diffusione delle droghe. Produce strumenti informativi diretti ai pazienti e alla popolazione generale sulle terapie e la prevenzione delle malattie.
• Perché sorveglia con le sue reti la diffusione di molte malattie
Un termometro per la salute pubblica. E’ questo il senso delle reti di sorveglianza dell’Istituto che “misurano” la diffusione di molte malattie nel nostro Paese. Tra le reti più importanti quella del Centro Operativo Aids, che disegna una mappa dell’infezione in Italia, il Registro della malattia di Creutzfeldt Jakob e quello delle malattie rare, particolarmente prezioso per capire i bisogni di questi malati e permettere l’elaborazione di migliori strategie di assistenza. Tra i registri più recenti quello sulla procreazione assistita, con l’indice di gravidanze ottenute con le diverse tecniche, uno strumento di trasparenza e di garanzia al servizio di chi accede alla fecondazione assistita.
• Perchè offre strumenti pratici per migliorare il nostro stile di vita
Dall’impegno sul fronte del controllo della diffusione delle malattie sono nate anche due importanti carte del rischio: quella cardiovascolare e quella del rischio polmonare, uno strumento per capire, calcolare e prevenire la possibilità individuale di incorrere in tumori o infarti cardiovascolari, prezioso per i medici di base, ma anche per gli specialisti. E per tutti i cittadini, un aiuto concreto e gratuito giunge dai numeri verdi contro il fumo, la droga, l’alcool.
• Perché valuta gli esiti delle prestazioni sanitarie, orientando la qualità
Chi mette i bypass aortocoronarici e con quali risultati, chi fa le angioplastiche o cura l’ictus e con che indice di mortalità, chi effettua protesi d’anca e con quale successo. Sono queste le domande a cui risponde l’Istituto attraverso il metodo americano del benchmarking
che confronta i risultati delle stesse prestazioni sanitarie in diversi centri diffusi in tutto il Paese, con l’obiettivo di stimolarne il miglioramento e ottimizzare l’assistenza in tutto il Paese.
• PERCHÉ LA NOSTRA ATTIVITA’ È MIRATA SEMPRE AL SERVIZIO DI TUTTI