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Prima Giornata mondiale del rene
In Italia sono circa 400mila i malati renali, oltre 45mila le persone - uomini, donne e bambini - in dialisi e più di 8mila i nuovi dializzati dell’ultimo anno; 8.816 le iscrizioni nelle liste d’attesa per un trapianto renale. I soli trattamenti di dialisi assorbono il 3% della spesa sanitaria nazionale. Forte, come si intuisce, il peso sociale su pazienti e famiglie. Per parlare, dunque, di malattie renali, in vista della Prima Giornata Mondiale del Rene, proclamata per il 9 marzo prossimo, si riuniranno presso la Sala del Carroccio di Palazzo Senatorio al Campidoglio, esperti della materia. Tra loro anche Giancarlo Severini, Direttore Fisiopatologia Renale dell’ISS. Dal 2004, infatti, è operativo presso l’Istituto Superiore di Sanità il Reparto di Fisiopatologia delle malattie renali e patologie correlate, a cui afferiscono biochimici e biologi cellulari che lavorano in stretta collaborazione con specialisti dei centri di Nefrologia e Dialisi del Servizio Sanitario Nazionale. Uno degli obiettivi perseguiti dal Reparto è quello di identificare nuovi marcatori di danno renale più sensibili e precoci di quelli attualmente in uso da utilizzare in programmi di screening su larga scala e indagare i meccanismi patogenetici alla base delle malattie correlate alla malattia renale cronica. Interverranno:
• Maria Pia Garavaglia, Vicesindaco di Roma
• Domenico Di Virgilio, Sottosegretario alla Salute
• Giuseppe D’Amico, Presidente Fondazione D’Amico per la Ricerca sulle Malattie Renali
• Antonio Guidi, Presidente Istituto Italiano di Medicina Sociale
• Franca Pellini Gabardini, Presidente ANED-Associazione Nazionale Emodializzati-ONLUS
• Francesco Paolo Schena, Presidente Società Italiana di Nefrologia
• Giancarlo Severini, Direttore Fisiopatologia Renale, Istituto Superiore di Sanità