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Prevenzione e promozione della salute

Prevenzione e promozione della salute

Tantissimi studi scientifici hanno dimostrato l'importanza della prevenzione e della promozione della salute per ridurre l'incidenza delle malattie e la mortalità e di conseguenza i costi per il Servizio sanitario nazionale (SSN) e per la società ma anche per favorire il mantenimento del benessere e della qualità della vita.

Malattie come il diabete di tipo 2, alcuni tipi di tumori e di demenze si possono in parte prevenire. Quasi l'80% dei casi di malattie cardiache e gli ictus possono essere evitabili se le persone sono disposte a modificare il proprio stile di vita. In una moderna concezione di salute la sua promozione e la prevenzione devono essere incentrate su azioni congiunte di vari settori della società, principalmente sui fattori di rischio comportamentali modificabili e sui determinanti di salute sociali, economici e ambientali, senza dimenticare l'importanza della diagnosi precoce, il ruolo cruciale delle vaccinazioni e il contrasto alle disuguaglianze.

In questo ambito, in accordo con le politiche promosse da agenzie internazionali come l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), adottate dalle normative nazionali, le attività strategiche dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) si ispirano ai principi cardine del potenziamento delle capacità delle persone di fare scelte responsabili per il proprio benessere. In questa visione la prevenzione e la promozione della salute abbracciano tutte le fasi della vita e considerano la salute non più responsabilità del solo SSN.

A tal fine l'ISS raccoglie dati ed effettua ricerche su stili di vita e comportamenti che possono avere effetti sulla salute, studia e promuove modelli di intervento, supporta i Ministeri e le Regioni nelle attività di prevenzione delle malattie e promozione della salute, collabora con altre istituzioni nazionali e internazionali.



Indietro Sintomi depressivi associati a stili di vita non salutari



E' stato  pubblicato sulla rivista Preventing Chronic Disease Public Health Research, Practice and Policy un articolo di Gigantesco et al. Depressive Symptoms and Behavior-Related Risk Factors, Italian Population-Based Surveillance System, 2013 sulla presenza di sintomi depressivi associati a stili di vita non salutari nella popolazione generale. 

Lo studio è stato reso possibile grazie al sistema di sorveglianza PASSI che include il Patient Health Questionnaire 2 (PHQ-2) composto da due domande relative ai sintomi di umore depresso e perdita di interesse o piacere per tutte o quasi tutte le attività.

I risultati hanno mostrato che nella popolazione generale adulta questi sintomi sono associati a tabagismo, inattività fisica, maggior consumo di alcol, obesità. La presenza di associazioni tra stili di vita non salutari e sintomatologia depressiva nella popolazione generale non è una scoperta in quanto già messa in evidenza da altri studi condotti in altri Paesi, anche se non nel nostro.

Questo articolo contribuisce a rafforzare le evidenze sul tema, confermando queste associazioni nel contesto italiano e fornendo nuovi dati che suggeriscono che ogni anno molte migliaia di persone con sintomi di depressione hanno comportamenti che possono mettere a rischio anche la loro salute fisica. I risultati possono inoltre rappresentare un ulteriore stimolo all’adozione di un approccio olistico nell'ambito delle strategie di promozione della salute, dal momento che la salute fisica e quella mentale appaiono intrinsecamente collegate fra loro e potrebbero influenzarsi a vicenda.

 

- Ferrante G, Fasanelli F, Gigantesco A, Ferracin E, Contoli B, Costa G et al. Is the association between precarious employment and mental health mediated by economic difficulties in males? Results from two Italian studies. BMC Public Health. 2019 Jul 3;19(1):869. doi: 10.1186/s12889-019-7243-x. 

 

- Gigantesco A, Mirante N, Granchelli C, Diodati G, Cofini V, Mancini C, Carbonelli A, Tarolla E, Minardi V, Salmaso S, D'Argenio P. Psychopathological chronic sequelae of the 2009 earthquake in L'Aquila, Italy. J Affect Disord. 2013 Jun;148(2-3):265-71. doi: 10.1016/j.jad.2012.12.006. 

 

- Gigantesco A, Mirante N, Minardi V, Tarolla E, Cofini V, Carbonelli A, Diodati G, Granchelli C, Mancini C, D'Argenio P, Trinito MO, Salmaso S; Gruppo Tecnico PASSI. Depressive symptoms, a challenge for the community of L'Aquila after the earthquake of 2009. Epidemiol Prev. 2012 Mar-Apr;36(2):129.

 

- Minardi V, Gigantesco A, Mancini C, Quarchioni E, D'Argenio P, Cofini V. Behavioural risk factors in L'Aquila (Central Italy) 3-5 years after the 2009 earthquake. Epidemiol Prev. 2016 Mar-Apr;40(2 Suppl 1):34-41. doi: 10.19191/EP16.2S1.P034.045.

 

- Quarchioni E, Ferrante G, Minardi V, Possenti V, Masocco M, Salmaso S, Gigantesco A; Gruppo Tecnico PASSI. In Italians, depression and socioeconomic disadvantage are deeply linked. Epidemiol Prev. 2014 Jan-Feb;38(1):62. 

 


Per info

Antonella Gigantesco, Istituto Superiore di Sanità, Centro di Riferimento per le Scienze Comportamentali e la Salute Mentale

antonella.gigantesco@iss.it

 



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Centro di riferimento per le scienze comportamentali e la salute mentale

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Prevenzione e promozione della salute Stili di Vita Salute Mentale Disturbi psichiatrici