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Sostanze chimiche e tutela della salute

Sostanze chimiche e tutela della salute

L’impiego di sostanze chimiche nella società moderna, pressoché in tutti i processi produttivi, rende il settore chimico uno dei più importanti e globalizzati dell'economia mondiale. Il contributo essenziale delle sostanze deve essere comunque bilanciato con l’identificazione dei potenziali costi. Questi includono l'uso intensivo di acqua ed energia nonché i possibili rischi e impatti negativi sull'ambiente e sulla salute umana. La diversità e la potenziale gravità di tali impatti rendono la gestione delle sostanze chimiche una questione trasversale essenziale per lo sviluppo sostenibile.

I consumatori e gli utilizzatori, se adeguatamente informati, possono contribuire sensibilmente alla riduzione dei rischi, anche attraverso una scelta consapevole dei prodotti e il loro utilizzo responsabile.

La limitazione di eventuali danni per la salute e per l’ambiente può essere garantita dalla valutazione e gestione delle sostanze lungo l’intero ciclo di vita, dalla produzione, allo smaltimento, al  riutilizzo.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha un ruolo guida nel contesto italiano ed europeo nella ricerca, valutazione, gestione, controllo e regolamentazione nel settore delle sostanze e dei prodotti chimici e contribuisce a tutelare la salute umana promuovendo, al tempo stesso, l'innovazione e la competitività.

L’ISS valuta i pericoli e i rischi connessi a sostanze e prodotti chimici ed è riferimento nazionale per i Piani di prevenzione e sorveglianza delle esposizioni pericolose e delle intossicazioni e per i Piani nazionali di controllo e coordina la Rete dei laboratori nazionali.

Rappresenta inoltre l’interfaccia tecnico-scientifica dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) affrontando problematiche emergenti legate alla salute della popolazione.



Indietro 10 pratici consigli per ridurre l’esposizione a plastificanti per bambini e adulti

Gli ftalati, ad esempio Di-2-etilesilftalato (DEHP), e Bisfenolo A (BPA) sono sostanze contenute in oggetti di plastica di uso comune, eliminate rapidamente dall’organismo ma a cui tutti, bambini e adulti, siamo esposti come ha evidenziato lo studio di biomonitoraggio del progetto Life Persuaded "Biomonitoraggio di ftalati e bisfenolo a in coppie madre-bambino italiane: associazione tra esposizione e patologie infantili" (https://lifp.iss.it/?cat=9).

Life Persuaded ha misurato i livelli nelle urine di DEHP e di BPA nei bambini dai 4 ai 14 anni e nelle loro madri e ha valutato alcuni aspetti dello stile di vita e delle abitudini alimentari delle persone arruolate nello studio attraverso un questionario ad hoc.

Dalla valutazione delle risposte fornite in relazione ai livelli di esposizione misurati, il progetto è in grado di indicare quali modifiche ognuno di noi può apportare al proprio stile di vita per limitare l’esposizione a queste sostanze, con benefici per la propria salute e quella dell’ambiente.


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Centri Centro di riferimento per la medicina di genere

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Tematica

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