ATTIVITÀ

Laboratorio nazionale di riferimento per i nanomateriali negli alimenti

Attività

I compiti generali degli LNR sono definiti dal Regolamento dell’Unione Europea 625/2017, art.101.

Il settore dei nanomateriali negli alimenti non è assimilabile ad alcun altro settore oggetto delle attività di controllo ufficiale, trattandosi di un’area nascente che, differentemente dagli altri settori, non ha prodotto una consolidata prassi negli approcci analitici, un insieme di metodi ufficiali o di riferimento, un corpus normativo stabile.

Questa peculiarità discende dalla complessità dei problemi scientifici alla base delle nanoscienze e delle nanotecnologie e dalla natura delle determinazioni analitiche in questo ambito. In particolare, le attività di misura riferite ai nanomateriali differiscono da quelle di qualunque altra classe di sostanze chimiche. Per le sostanze chimiche tradizionali l’attività analitica consiste nell’identificazione qualitativa dell’analita e nella determinazione della sua concentrazione. Nel caso dei nanomateriali, il processo di misura consiste in una caratterizzazione chimico-fisica dove sono misurandi essenziali una serie di parametri chimici e fisici:

  • composizione chimica
  • morfologia
  • dimensione (fino a tre diversi parametri per particelle con tre dimensioni esterne differenziate)
  • distribuzione dimensionale (anche questa potenzialmente multidimensionale)
  • stato di agglomerazione (ovvero l’interazione reversibile fra le particelle)

L’ultimo parametro è allo stesso tempo, misurando e oggetto di ottimizzazione del metodo, attraverso lo sviluppo di opportuni ‘protocolli di dispersione’; inoltre, è capace di influenzare la determinazione degli altri quattro parametri. Per materiali complessi, ai misurandi sopra menzionati se ne possono aggiungere altri, come la fase cristallina o le proprietà superficiali. A tale caratterizzazione di base, valida per i materiali tal quali (‘pristine’), nelle matrici alimentari si pone il problema analitico costituito dalla misura delle concentrazioni numerica particellare e di massa.

La complessità sopra richiamata è accresciuta dalla vastità del campo applicativo di pertinenza. Ogni singola combinazione di caratteristiche chimico-fisiche come composizione chimica, dimensione e distribuzione dimensionale, morfologia, proprietà di superficie, determina la generazione di metodi analitici ad hoc, potenzialmente comportanti l’uso di tecniche analitico-strumentali diverse. Ogni nanomateriale deve quindi essere affrontato come un problema analitico a sé: due materiali dotati, ed esempio, della stessa composizione chimica ma con dimensioni e morfologia differenti possono richiedere lo sviluppo di due metodi di analisi differenti.

Le attività nelle aree di competenza dell’LNR includono:

  • coordinamento delle attività dei laboratori ufficiali designati al fine di perfezionare e armonizzare i metodi di analisi
  • organizzazione di riunioni informative e di corsi di formazione per il personale dei laboratori ufficiali
  • organizzazione di prove valutative o prove comparative interlaboratorio tra laboratori ufficiali
  • istituzione di elenchi aggiornati di materiali di prova e di riferimento 
  • assistenza scientifica e tecnica alle autorità competenti

In assenza di un Laboratorio di Riferimento dell’Unione Europea, le attività di sviluppo e armonizzazione dei metodi analitici sono svolte dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea (Joint Research Centre, Ispra) in collaborazione con un nucleo di sei laboratori esperti europei che include, dall’inizio delle sue attività, l’LNR–Istituto Superiore di Sanità, Dipartimento di Sicurezza alimentare, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria. Tale nucleo è denominato Nanomaterials in Food Laboratory Group (NIF-LAG).