TEMA

Salute Mentale

Pet therapy

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) conduce ricerche per la validazione di modelli innovativi di presa in carico e riabilitazione di persone con disabilità mentale con l'ausilio degli animali (Pet therapy ovvero Interventi assistiti con gli animali, IAA).

Gli IAA rappresentano un approccio innovativo di supporto alla riabilitazione psichiatrica e ai disturbi del neurosviluppo, grazie alla sollecitazione degli aspetti emozionali e delle abilità motorie.

Indietro Validazione dell'efficacia degli Interventi Assistiti con gli Animali

L'attività di ricerca scientifica

Nonostante il grande numero di programmi di IAA esistenti sul territorio nazionale, la maggior parte di essi manca di una struttura metodologica solida e si basa su valutazioni dei risultati di tipo descrittivo, piuttosto che fondate su ipotesi, obiettivi e valutazioni quantitative. La maggior parte degli studi manca, per esempio, di una descrizione standardizzata e quantitativa delle interazioni uomo-animale, e in molti casi sono presenti variabili confondenti, quali condizioni patologiche presenti o pregresse, diverso grado di conoscenza o relazione con l’animale, presenza o meno di supporto sociale, tutti fattori che rendono difficile valutare gli esiti di salute di tali interventi (Cirulli et al. 2011; Borgi et al. 2020).

Negli ultimi anni il Centro di Riferimento per le Scienze comportamentali e la Salute mentale dell’Istituto Superiore di Sanità ha realizzato numerosi progetti con l’anziano istituzionalizzato (progetto di “visiting” con il cane) (Berry et al. 2012), con minori vittime di abuso o bullismo (in collaborazione con la ASL RMD) o con bambini con disturbo dello spettro autistico (Borgi et al. 2016). La riabilitazione equestre a mezzo cavallo è stata anche utilizzata con successo in un progetto di presa in carico di pazienti schizofrenici all’esordio (Cerino et al. 2011) e in un progetto pilota per lo studio dell’appropriatezza di interventi assistiti con il cavallo per pazienti con disturbi neuro-motori, in collaborazione con la Fondazione Santa Lucia (Peppe et al. 2018). Attualmente è in corso il progetto “Horses & Butterflies”, per l’applicazione del volteggio integrato in giovani adulti affetti da anoressia nervosa. Il gruppo dell’Istituto Superiore di Sanità è inoltre stato coinvolto in progetti innovativi rivolti ai bambini della scuola primaria, in collaborazione con scuole del territorio, per favorire la conoscenza del mondo animale attraverso l’interazione diretta con il cane (Correale et al. 2017).

Le varie esperienze condotte hanno dimostrato come gli IAA possano rappresentare un interessante approccio innovativo di supporto alla riabilitazione psichiatrica e ai disturbi del neurosviluppo, soprattutto per la loro potenzialità di influenzare molteplici domini funzionali che vanno dall’espressione delle emozioni alle abilità motorie. La capacità dei cani di sviluppare un complesso sistema comunicativo non verbale con gli esseri umani è alla base della loro capacità di agire sul sistema emozionale umano (Berry et al. 2013). Poiché molti disturbi psichiatrici hanno alla base una difficoltà nella produzione o nell’espressione delle emozioni, il cane riesce a coadiuvare terapie più tradizionali grazie alla sua abilità di facilitare le interazioni sociali, aiutando l’espressione delle emozioni e facilitando meccanismi di "coping" (adattamento) nei confronti di fattori di stress. Mentre l’utilizzo della relazione con il cane può essere di valido aiuto in patologie che hanno come ambito la salute mentale, al fine di ridurre sintomi di ansia, depressione o solitudine, gli elementi più caratterizzanti della riabilitazione equestre – per es. la sollecitazione motoria ritmica – fanno del cavallo un importante ausilio in pazienti con disturbi motori o posturali. Ciò nonostante, la relazione emozionale che si viene a instaurare con il cavallo e la forte stimolazione che esso provoca dal punto di vista sensoriale e cognitivo fanno sì che esso possa venir utilizzato con ottimi risultati nei disturbi del neurosviluppo caratterizzati da ritardo cognitivo o da deficit nella lettura delle emozioni, quali i disturbi dello spettro autistico, o in patologie psichiatriche complesse, quali la schizofrenia, con effetti benefici su funzioni adattive ed esecutive (Borgi et al. 2016; Cerino et al. 2011).

Un’altra importante linea di ricerca concerne lo studio dei meccanismi alla base della relazione uomo-animale effettuato attraverso l’analisi di caratteristiche animali comportamentali e/o morfologiche in grado di determinare preferenze esplicite e implicite (per es. preferenza visiva) (Borgi et al. 2014; Borgi e Cirulli 2015, 2016). Attraverso queste ricerche soon stati individuati quei tratti maggiormente rilevanti per la stimolazione di soggetti con deficit della sfera sociale ed emotiva, con particolare riferimento ai bambini in età evolutiva.

Infine è importante sottolineare che, nonostante la sempre maggiore diffusione degli IAA, le conoscenze riguardo il potenziale stress causato all’animale dall’interazione con soggetti con disabilità fisica o mentale, soprattutto quando caratterizzati da disturbi comportamentali, sono ancora scarse. Affinché vi sia una vera “alleanza terapeutica uomo-animale” infatti, l’animale non deve essere visto come uno strumento ad uso dell’uomo, ma deve giocare un ruolo attivo nella relazione, possibile solo quando siano rispettate le sue esigenze fisiologiche ed etologiche. Il gruppo dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Centro di Referenza Nazionale per gli IAA, l’Università di Torino e l’Università di Milano, è stato coinvolto in un progetto di ricerca che ha avuto come obiettivo la valutazione del benessere del cavallo impiegato in IAA con bambini con diagnosi di autismo. Il progetto ha previsto una valutazione di parametri fisiologici (livelli di cortisolo, catecolamine, temperatura corporea, parametri cardiaci) e comportamentali (indicatori di stress) nei cavalli impiegati in IAA e ha contributo a fornire importanti informazioni sul comportamento e la risposta allo stress di animali impiegati in questo tipo di interventi (De Santis et al. 2016).

Bibliografia

Borgi M, Collacchi B, Giuliani A, Cirulli F (2020). Dog visiting programs for managing depressive symptoms in older adults: a meta-analysis. Gerontologist, 60 (1): e66–e75.

Peppe A, Costa A, Cerino S, Caltagirone C, Alleva E, Borgi M, Cirulli F (2018) Targeting gait and life quality in persons with Parkinson's disease: potential benefits of Equine-Assisted Interventions. Parkinsonism Relat Disord, 47:94-95.

De Santis M, Contalbrigo L, Borgi M, Cirulli F, Luzi F, Redaelli V, Stefani A, Toson M, Odore R, Vercelli C, Valle E, Farina L (2017) Equine Assisted Interventions (EAIs): Methodological Considerations for Stress Assessment in Horses. Vet Sci 4: E44.

Correale C, Crescimbene L, Borgi M, Cirulli F (2017) Development of a Dog-Assisted Activity program in an elementary classroom. Vet Sci 4(4):62.

Borgi M, Loliva D, Cerino S, Chiarotti F, Venerosi A, Bramini M, Nonnis E, Marcelli M, Vinti C, De Santis C, Bisacco F, Fagerlie M, Frascarelli M, Cirulli F (2016) Effectiveness of a Standardized Equine-Assisted Therapy Program for Children with Autism Spectrum Disorder. J Autism Dev Disord 46:1–9.

Borgi M, Cirulli F (2016) Pet Face: Mechanisms Underlying Human-Animal Relationships. Front Psychol 7:298.

Borgi M, Cirulli F (2015) Attitudes toward animals among kindergarten children: species preferences. Anthrozoos 28:45-59.

Borgi M, Cogliati-Dezza I, Brelsford V, Meints K, ad Cirulli F (2014) Baby Schema in human and animal faces induces cuteness perception and gaze allocation in children. Front Psychol 5: 411.

Berry A, Borgi M, Francia N, Alleva E and Cirulli F (2013) Use of assistance and therapy dogs for children with Autism Spectrum Disorders: a critical review of the current evidence. J Altern Complement Med, 19(2): 73-80.

Berry A, Borgi M, Terranova L, Chiarotti F, Alleva E, Cirulli F (2012) Developing effective Animal-Assisted Interventions (AAI) programs involving visiting dogs for institutionalized geriatric patients: a pilot study. Psychogeriatrics, 12(3): 143-150.

Cerino S, Cirulli F, Chiarotti F, Seripa S Non conventional psychiatric rehabilitation in schizophrenia using therapeutic riding: the FISE multicentre Pindar project. Ann Ist Super Sanita, 47(4): 409-14.

Cirulli F, Borgi M, Berry A, Francia N, Alleva E (2011) Animal-Assisted-Interventions as innovative tools for mental health. Ann Ist Super Sanità, 47(4): 341-348.

Progetti di ricerca dedicati

2019-2020: Progetto “Comorbilità, una prospettiva olistica per affrontare il disagio" (Responsabile scientifico unità Istituto Superiore di Sanità: F. Cirulli). Ente finanziatore: Fondo Sociale Europeo, POR FSE Lazio.

2019-2020: Progetto: “HORSES & BUTTERFLIES: Il Volteggio Equestre come Terapia espressiva, Progetto Pilota su Interventi Assistiti con Equidi nei disturbi del comportamento alimentare”. Ente finanziatore: FISE Umbria.

2017-2018: Progetto “Médiation équine, de la perception du handicap à l’impact de la pratique sur le cheval et sur l’homme” (Responsabile scientifico: Marine Grandgeorge, Université Rennes, Francia). Ente finanziatore: Institut Français du Cheval et de l’Équitation.

2015-2017: Progetto “Riabilitazione equestre in bambini con disturbi dello spettro autistico: monitoraggio e valutazione del benessere animale” (Responsabile scientifico unità Istituto Superiore di Sanità: F. Cirulli). Ente finanziatore: Ministero della Salute (Ricerca Corrente IZSVe RC13/2013).

2012-2014: Progetto “Fierobecco – Studio multicentrico sull’applicazione della Riabilitazione Equestre in un gruppo di bambini affetti da Disordini dello Spettro Autistico” (Responsabile scientifico unità Istituto Superiore di Sanità: F. Cirulli).

2011-2012: Progetto “Ippogrifo – Studio multicentrico sull’applicazione della Riabilitazione Equestre nella schizofrenia” (Responsabile scientifico unità Istituto Superiore di Sanità: F. Cirulli). Ente finanziatore: Lottomatica.

2008-2011: Progetto “Studio degli effetti di terapie assistite con il cane sul benessere psicologico e fisico dell’anziano” (Responsabile scientifico: F. Cirulli, Istituto Superiore di Sanità). Ente finanziatore: Nando Peretti Foundation.