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Indietro Nel 2020 netta diminuzione dei casi di zoonosi in Europa per l’impatto della pandemia

Iss 14 dicembre 2021 - 

Pubblicato il rapporto European Union One-Health Zoonoses di EFSA ed ECDC con il coordinamento dell’Iss

Nel 2020 in tutta Europa, Italia compresa, si è registrata una netta riduzione del numero di zoonosi. Il calo, spiega il nuovo report European Union One-Health Zoonoses di EFSA ed ECDC appena pubblicato e coordinato dall’Iss, è principalmente da attribuirsi all’impatto della pandemia COVID-19 che avrebbe drasticamente ridotto la domanda di assistenza sanitaria durante la pandemia per la cura delle malattie zoonotiche limitandola ai casi più gravi, ma anche attraverso le limitazioni a viaggi ed eventi, la chiusura dei ristoranti, il distanziamento sociale ed il miglioramento delle condizioni igieniche e della disinfezione delle mani.

Nella stesura del documento l’Istituto ha avuto un ruolo da protagonista, coordinando le attività di un team di oltre 60 esperti impegnati nella produzione del report EUOHZ che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ed il Centro Europeo di controllo delle malattie (ECDC), hanno esternalizzato per la prima volta nel 2021, affidandolo al Consorzio ZOE (Zoonoses under a One health perspective in the EU). Oltre all’ISS che ha contribuito con ben 25 esperti, fanno parte del consorzio ZOE anche l’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e Molise (IZSAM), capofila del consorzio, l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia ed Emila Romagna e l’Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation, de l’environnement et du travail (Anses).

Attraverso i dati raccolti nel 2020, il report traccia il quadro epidemiologico delle zoonosi nei Paesi della UE, attraverso un approccio One-Health basato sull’analisi ed interpretazione dei dati relativi ai casi nell’uomo, negli animali e negli alimenti, delle zoonosi considerate prioritarie (Campylobacteriosi, Salmonellosi, Listeriosi, Tubercolosi, Brucellosi, Trichinellosi, Echinococcosi) e non prioritarie (Rabbia, Yersiniosi, Febbre Q, West Nile, Tularemia, Toxoplasmosi). Il report dedica inoltre un ampio capitolo alla descrizione dei focolai epidemici di malattia a trasmissione alimentare, descrivendone le cause, gli alimenti coinvolti ed il contesto in cui si verificano.

Il dato più significativo che emerge dal Report EUOHZ 2020 è stata la netta riduzione del numero di casi di malattia registrati in UE per tutte le zoonosi (ad eccezione della trichinellosi) e del numero di focolai epidemici di origine alimentare passati da oltre 5.000 nel 2019 a 3.086 nel 2020, con un dimezzamento dei casi coinvolti. Rispetto al 2019, la riduzione dei casi di malattia è stata pari a oltre il 20% per tutte le zoonosi ad eccezione della listeriosi (-14%), delle infezioni da Escherichia coli produttore di Shigatossina (-18%) e della yersiniosi (-13%) ed al netto delle differenze legate all’uscita del Regno Unito dalla UE. Secondo il report EUOHZ il calo è principalmente da attribuirsi all’impatto della pandemia COVID-19 che avrebbe drasticamente ridotto la domanda di assistenza sanitaria durante la pandemia per la cura delle malattie zoonotiche limitandola ai casi più gravi, ma anche attraverso le limitazioni a viaggi ed eventi, la chiusura dei ristoranti, il distanziamento sociale ed il miglioramento delle condizioni igieniche e della disinfezione delle mani. In Italia nel 2020 la zoonosi maggiormente segnalata è stata la salmonellosi, con 2.626 casi (3.256 nel 2019), seguita dalla campilobatteriosi che ha interessato 1.618 individui (1.433 nel 2019) e listeriosi, segnalata in 147 casi (202 nel 2019). I focolai epidemici di malattie a trasmissione alimentare registrati in Italia erano 70 nel 2020 (135 nel 2019) ed i casi coinvolti 550 (1.472 nel 2019).

Quest’anno l’uscita del report è accompagnata da due nuove e preziose risorse realizzate anch’esse dal Consorzio ZOE e in particolare con il coordinamento dell’IZSAM, per la consultazione dinamica on-line dei dati sui focolai epidemici di malattia a trasmissione alimentare (dahsboard) e la divulgazione di informazioni generali e di contesto (story-maps) sui focolai alimentari, destinate anche al grande pubblico.

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