TEMA

Sostanze chimiche e tutela della salute

Chimica, salute e sostenibilità

Il veloce progresso nelle conoscenze scientifiche e tecnologiche ha determinato un grande aumento della produzione ed uso di sostanze chimiche naturali e di sintesi che sono oggi ovunque intorno a noi dagli scontrini fiscali ai prodotti industriali, dalla sanità all'agricoltura, ai trasporti, all'edilizia, all'energia, fino ai beni di largo consumo quali detergenti, cosmetici, tessuti, giocattoli, presidi medico chirurgici, biocidi.

La chimica ha un ruolo fondamentale nello sviluppo della società e ha contribuito a migliorare la qualità della nostra vita, ma ha anche aperto nuovi scenari di esposizione e di rischio per la salute umana e ambientale che necessitano di intervento mirati.

Non sempre sono disponibili informazioni complete sugli effetti che le sostanze chimiche hanno sulla salute umana e sull'ambiente, e dobbiamo quindi assicurarci di trattare le sostanze chimiche con attenzione, in modo da ridurre al minimo ogni impatto nocivo derivante dall'esposizione ad esse con un’adeguata gestione delle sostanze chimiche lungo l’intero ciclo di vita dalla produzione allo smaltimento.

A questo fine sono attive numerose Strutture nazionali ed internazionali dedicate alla regolamentazione, controllo, sorveglianza della produzione ed uso dei prodotti chimici.

Obiettivo prioritario oggi è la sostenibilità dello sviluppo per la tutela della salute, ed è proprio dalla chimica che arrivano risposte con strategie di messa a punto di processi produttivi più sicuri, con il miglioramento della compatibilità ambientale dei prodotti, e con lo studio e sviluppo di processi di economia circolare.



Indietro Gestione del rischio delle sostanze chimiche

Le sostanze con proprietà pericolose possono generare una preoccupazione (concern) per la salute umana e/o per l’ambiente. Tali sostanze possono essere identificate e successivamente regolamentate per fare in modo che i rischi associati ad esse siano adeguatamente controllati.
Per identificare lo strumento più idoneo per affrontare il concern legato alla sostanza si procede all’analisi della migliore gestione del rischio RMOA (Regulatory management option analysis). A tal fine l’ECHA collabora con la Commissione Europea e gli Stati membri dell’Unione Europea individuando le misure di gestione del rischio a livello europeo.

Questo tipo di analisi può essere effettuata sia da uno Stato membro che dall’ECHA (su richiesta della Commissione).

Attraverso la RMOA si può concludere che è necessario un intervento normativo. Le sostanze possono essere infatti proposte per l’identificazione come estremamente preoccupanti SVHC (Substance of Very High Concern) e candidate all’inclusione in Allegato XIV del Regolamento REACH (elenco delle sostanze per le quali è necessaria un’autorizzazione all’uso), oppure possono essere proposte per una classificazione armonizzata di pericolo in base al Regolamento europeo 1272/2008 CLP (Classification, Labelling and Packaging), oppure proposte per essere soggette a una restrizione d’uso specifica (Allegato XVII del Regolamento REACH).

Le conclusioni sono elaborate sulla base delle informazioni disponibili e possono cambiare alla luce di nuove informazioni o ulteriori valutazioni.


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