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Dipendenze

Dipendenze

Le dipendenze da sostanze quali tabacco, alcol, droghe (comprese le Nuove sostanze psicoattive - NPS) e le dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo, cibo, internet e nuove tecnologie, doping) sono importanti fattori di rischio per la salute pubblica.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) opera per la prevenzione e il contrasto di tali dipendenze, contribuendo alla conoscenza dei fenomeni dal punto di vista epidemiologico, all'ottimizzazione dei percorsi di diagnosi e cura e al miglioramento degli interventi socio-educativi, attraverso specifici settori di ricerca, controllo, vigilanza, informazione, formazione e consulenza. Svolge anche attività di counselling attraverso il Telefono Verde sulle dipendenze e il doping e offre supporto per il miglioramento della qualità della prestazione dei laboratori di farmacotossicologia del Servizio sanitario nazionale (SSN).

In particolare, il consumo di tabacco è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di malattie tumorali, cardiovascolari e respiratorie. Fenomeno emergente è anche l’assunzione di nicotina attraverso prodotti del tabacco di nuova generazione e sigaretta elettronica. L’alcol costituisce la prima sostanza in grado di causare dipendenza ad alto impatto sociale. La tossicodipendenza oggi è rappresentata dal fenomeno dell’assunzione di più sostanze d’abuso classiche, compreso l’alcol e le nuove sostanze psicoattive.

Il disturbo da gioco d'azzardo, la dipendenza da cibo e da internet sono dipendenze di tipo comportamentale che oltre a causare disagio e/o disturbi clinicamente significativi costituiscono un problema di sanità pubblica di crescente importanza con un alto impatto nella vita quotidiana. 

 



Indietro EMCDDA: Relazione Europea sulla droga – 2021

L’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze di Lisbona ha recentemente pubblicato la “Relazione europea sulla droga 2021: tendenze e sviluppi”.

Quest’anno il report individua le continue e crescenti sfide per la salute pubblica e per la sicurezza, imposte dal traffico di stupefacenti e dalla produzione di droghe illecite entro i confini dell’Unione Europea. La constatazione preliminare, secondo cui la reperibilità di droga in Europa non ha risentito in maniera importante dell’attuale pandemia, evidenzia la resilienza della criminalità organizzata coinvolta nel traffico di stupefacenti. Al contrario, si osservano i rischi per la salute pubblica derivanti dalla disponibilità e dal consumo di un’ampia gamma di sostanze, spesso ad elevata potenza o purezza. La risposta dell’Europa al problema delle sostanze stupefacenti deve andare di pari passo con l’incessante crescita del fenomeno. L’analisi dell’impatto della COVID-19 rivela inoltre che, nonostante l’interruzione di alcuni servizi rivolti alla popolazione tossicodipendente, il settore dell’assistenza si è adattato abbastanza rapidamente rispondendo con l’introduzione di prassi lavorative innovative per mitigare l’impatto dell’attuale situazione di crisi sugli utenti dei servizi.

 

Fonte: Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (2021), Relazione europea sulla droga 2021: tendenze e sviluppi, Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, Lussemburgo


CNDD

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