Eventi
Comunicato n° 3/2004 - Droghe ricreazionali
Cocaina, ecstasy, anfetamine e psicofarmaci, aumenta nei Ser.T la richiesta di aiuto per le droghe ricreazionali. Ecco l'identikit del nuovo consumatore secondo un'indagine dell'Istituto Superiore di Sanità.
Sono le cosiddette droghe ricreazionali, anfetamina, ecstasi, cocaina, psicofarmaci, LSD a segnare l'aumento maggiore nel consumo di droghe registrato negli oltre 200 Servizi territoriali pubblici e privati censiti dallo studio dell'ISS. Dalla ricerca, che per la prima volta accende i riflettori sul consumo di droghe diverse dall'eroina, viene fuori l'identikit del nuovo consumatore: a rivolgersi ai Servizi è un uomo che risiede prevalentemente nel Nord, ha circa 28 anni, possiede la licenza media, qualche volta quella professionale e nel 50% dei casi vanta un lavoro stabile. Lo studio, realizzato in collaborazione con le Regioni italiane, è presentato oggi nel corso del Workshop -Nuove droghe, nuovi problemi. Sostanze ricreazionali e ricerca di territorio-.
La ricerca è la prima di così ampio respiro - afferma Teodora Macchia, dell'ISS - effettuata nell'ambito dei Servizi territoriali pubblici e privati. Sono stati infatti coinvolti oltre 200 Sert, che rappresentano il 40% di tutte le strutture diffuse in Italia e che coprono circa la metà del territorio nazionale. Importante anche il campione, composto da 1.911 soggetti dell'età media di 27,4 anni, di cui l'86.8% costituito da maschi e il 13.2% da femmine. Per la prima volta - va avanti la ricercatrice - l'attenzione è stata focalizzata, non sul classico consumo di eroina, ma sulle droghe ricreazionali: cocaina, ecstasy, ketamina, psicofarmaci, anfetamine, inalanti. I dati confermano un aumento generale del consumo di droghe pari al 4% tra il 1999 e il 2002, come risulta dalla relazione presentata al Parlamento dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, testimoniando inoltre che l'eroina resta la principale motivazione per cui ci si rivolge al Ser.T. Aumenta anche del 3% la quota di coloro che ricorrono a queste strutture a causa di una dipendenza specifica da droghe ricreazionali, in primo luogo dalla cocaina, di cui fa uso l'8.7% del campione contro il 4.3% del 1999. Secondo la ricerca, inoltre, i consumatori non sono solo studenti o persone emarginate, ma anche uomini maturi, apparentemente integrati socialmente.
Gli studenti, infatti, rappresentano una percentuale non particolarmente significativa del campione, appena il 6.2%. I disoccupati sono circa il 23%, mentre più del 60% ha un'occupazione e quasi la metà gode addirittura del cosiddetto posto fisso. Una sicurezza questa che caratterizza maggiormente gli uomini (50.7%) rispetto alle donne (30.5%), sebbene poi quest'ultime risultino complessivamente più acculturate, conseguendo nel 22% dei casi la licenza superiore contro il 13% dei maschi. Complessivamente è con la scuola media che termina il percorso di studi del campione (quasi il 65%).
Sala Stampa
pres Comunicati stampa