Navigazione

  • Salta al Contenuto
  • Salta al Footer
  • Inglese
Accedi
iss-logo

Istituto Superiore di Sanità

Seguici su
  • Chi siamo
    Missione Dipartimenti Centri nazionali e Centri di riferimento Servizi tecnico-scientifici La nostra storia Organizzazione Comitato unico di garanzia Normativa Personale dell'ISS
  • Temi
    Alimentazione, nutrizione e sicurezza degli alimenti Clima, ambiente e salute Dipendenze Farmaci, vaccini e terapie avanzate Fertilità Genere e salute Governo clinico, SNLG e HTA Malattie croniche e invecchiamento in salute Malattie infettive, HIV Malattie neurologiche Malattie rare Prevenzione e promozione della salute Protezione dalle radiazioni Salute della donna, del bambino e dell’adolescente Salute globale e disuguaglianze Salute mentale Sanità pubblica veterinaria Sostanze chimiche e tutela della salute Tecnologie innovative per la salute e telemedicina Tumori
  • Attività
    Basi di dati Collaborazioni internazionali Comitato Etico Nazionale Formazione ISS-G20 Laboratorium Laboratori di riferimento Linee guida Museo Organismo Notificato Progetti Pubblicazioni Registri e sorveglianze Reti Scuola Sperimentazione clinica di Fase I
  • Servizi
    Aule Bandi e concorsi Biblioteca Patrocini Proprietà intellettuali e IPTT Tariffe dei Servizi a terzi
  • Pubblicazioni
    Pubblicazioni Annali Bollettino epidemiologico nazionale Notiziario Rapporti ISTISAN Rapporti ISS Sorveglianza Rapporti ISS COVID-19 Rapporti ISS COVID-19 in English Rapporti ISS COVID-19 en Español Monografie ISTISAN Congressi Strumenti di riferimento Beni storico-scientifici Dispense per la scuola Consensus ISS Opuscoli Video storici Pubblicazioni cessate
  • Sala stampa
    Chi siamo e Cosa facciamo Primo piano News Comunicati stampa Rassegna stampa Speciale COVID-19 Iniziative e progetti
  • Eventi
    Convegni e seminari Eventi divulgativi Webinar
  • ISSalute
  • Amministrazione trasparente
  • Bandi di gara
  • Protezione dei dati
  • Eventi

Eventi

Passi 2020-2021: italiani attenti al consumo di sale ma 4 su 10 presentano più fattori di rischio cardiovascolare

Pubblicato 03/11/2022 - Modificato 03/11/2022

ISS 3 novembre 2022

Oltre la metà degli intervistati (56%) presta attenzione alla quantità di sale assunta a tavola, nella preparazione dei cibi e nel consumo di quelli conservati. Quasi otto persone su dieci (76%), inoltre, scelgono di usare il sale iodato. Quanto al rischio cardiovascolare, legato anche al consumo di sale nell’alimentazione, il 41% del campione presenta almeno tre fattori di rischio cardiovascolare e appena il 2% risulta libero dall’esposizione a condizioni di rischio note. Sono questi, in sintesi, i principali risultati della sorveglianza Passi nel biennio 2020-2021.

Il consumo di sale

L’uso consapevole del sale è più frequente fra le donne (61% vs 50% negli uomini), nelle persone più mature di età (raggiunge il 64% fra i 50-69enni vs 45% fra i 18-34enni), fra i residenti con cittadinanza italiana (56% vs 51% fra gli stranieri). Anche l’istruzione ha un ruolo: gli individui più istruiti, in particolare laureati, hanno un’attenzione maggiore all’impiego di sale nell’alimentazione. Nelle Regioni del Nord è maggiore l’attenzione al consumo di sale (62% vs 51% dei residenti nel Meridione).

Il consiglio medico è, invece, uno strumento ancora poco utilizzato e in gran parte finalizzato al contenimento del danno. Infatti, mediamente tra le persone che hanno avuto un contatto con un medico o altro operatore sanitario nei 12 mesi precedenti l’intervista, una su quattro (25%) riferisce di aver ricevuto il consiglio su un utilizzo appropriato del sale nella dieta e, anche se si arriva al 56% fra le persone con ipertensione o insufficienza renale, queste percentuali non migliorano nel tempo.

Relativamente al sale iodato, i dati evidenziano una consapevolezza che cresce nel tempo: il suo consumo veniva riferito dal 67% degli intervistati nel 2015 ed è aumentato al 78% nel 2021. Sono le donne che utilizzano maggiormente il sale iodato (79% vs 73% degli uomini), le persone non in difficoltà economiche (78% vs 70% di chi riferisce di averne molte), più istruite (80% fra i laureati vs 67% fra chi ha al più la licenza elementare). Il suo consumo, inoltre, è maggiore tra i cittadini italiani rispetto agli stranieri (76% vs 68%), al Nord (82%) rispetto al Centro Sud (73%).

Il rischio cardiovascolare

Nello stesso biennio 2020-2021, PASSI ha rilevato che su 100 intervistatati 19 riferiscono una diagnosi di ipertensione, 19 di ipercolesterolemia, 34 sono sedentari, 25 fumatori, 43 risultano in eccesso ponderale e meno di otto persone consumano cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, come raccomandato. Inoltre, quasi il 5% degli intervistati riferisce una diagnosi di diabete. Complessivamente il 41% presenta almeno tre dei suddetti fattori di rischio cardiovascolare e solo una piccolissima quota (2%) risulta del tutto libera dall’esposizione al rischio cardiovascolare noto.

Le malattie cardiovascolari comprendono diverse patologie gravi e diffuse (le più frequenti: infarto miocardico e ictus cerebrale), rappresentano la prima causa di morte nel mondo occidentale e hanno un notevole impatto in termini di disabilità.

Per approfondire consulta i dati PASSI 2020-2021 relativi al consumo di sale e al rischio cardiovascolare.


Sala Stampa

News

Istituto Superiore di Sanità

I NOSTRI CONTATTI

Viale Regina Elena 299, 00161 – Roma (I)
Partita I.V.A. 03657731000
C.F. 80211730587
Telefono: 06 4990 1
Fax: 06 4938 7118
PEC: protocollo.centrale@pec.iss.it
Mail: web@iss.it

PRIVACY

Informazioni per la privacy
Contatti
Cookie policy

ATTIVITÀ

Basi di dati
Collaborazioni internazionali
Comitato Etico Nazionale
Eventi
Formazione
Laboratori di riferimento
Linee guida
Organismo Notificato
Progetti
Pubblicazioni
Registri e sorveglianze
Scuola
Sperimentazione clinica fase I

SERVIZI

Aule
Bandi e concorsi
Biblioteca
Patrocini
Tariffe dei servizi a terzi

ACCESSIBILITÀ

Dichiarazione di accessibilità


Seguici su:

Accessibilità: form di segnalazione di prima istanza per questa pagina | Note Legali | Sitemap