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Indietro PERICOLI ED EFFETTI SULLA SALUTE DI SOSTANZE USATE NEL SETTORE TESSILE E DELLE CALZATURE

Gli effetti sulla salute delle sostanze chimiche impiegate nel ciclo produttivo tessile, nella concia delle pelli e per la realizzazione di accessori e calzature sono oggetto di grande attenzione e le informazioni in tale ambito sono notevolmente migliorate: alcune di queste sostanze,  infatti, attivando meccanismi riconducibili a proprietà intrinseche, rappresentano un potenziale rischio per la salute umana e per l’ambiente.   

Affinché venga garantito l’uso sicuro di tutte le sostanze chimiche impiegate nell’Unione Europea e siano eliminate quelle più pericolose, il REACH ha previsto due strumenti per mettere in pratica queste misure cautelative: l’autorizzazione all’uso specifico e la restrizione.   

Qualora esista un rischio inaccettabile per la salute umana o per l’ambiente legato alla produzione, all’uso o all’immissione sul mercato (inclusa l’importazione) di una sostanza in quanto tale o in quanto componente di miscele o articoli, questa può essere sottoposta a restrizione ed essere inclusa nell’allegato XVII che comprende numerose restrizioni relative a tessuti, filati, articoli tessili e in pelle/cuoio e accessori.    

Le “sostanze estremamente preoccupanti” (SVHC) invece, sono quelle che hanno effetti gravi e spesso irreversibili per la salute umana e/o che sono dannose per l’ambiente; una volta identificate, queste sostanze sono inserite nell’elenco delle sostanze candidate (Candidate List) per l’inclusione nell’allegato XIV del REACH che elenca le sostanze soggette a richiesta di autorizzazione all’uso specifico prima dell’immissione sul mercato. Lo scopo è quello di garantire che i rischi derivanti dall'uso delle sostanze SVHC siano adeguatamente controllati e che queste vengano progressivamente sostituite con alternative meno pericolose, qualora siano   

L’elenco delle sostanze utilizzate nella filiera tessile è lungo e complesso e, per questi motivi, è importante fornire al consumatore adeguati elementi di conoscenza ed informazioni corrette per prevenire e limitare l’insorgenza di patologie. Le sostanze alle quali è rivolta la massima attenzione, sono:   

Sostanze cancerogene - sostanze o miscele che causano il cancro o ne aumentano l’incidenza nell’uomo;   

Sostanze tossiche per la riproduzione - sostanze o miscele che hanno effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulte, nonché sullo sviluppo della progenie;   

Sostanze PBT - sostanze Persistenti (P), Bioaccumulabili (B) e Tossiche (T). La Persistenza indica che la sostanza è in grado di resistere ai processi di degradazione, restando inalterata per lunghi periodi; il Bioaccumulo indica che la sostanza ha la tendenza ad accumularsi negli organismi viventi e questa tendenza può riguardare ecosistemi che si trovano anche a grande distanza dalla fonte di rilascio della sostanza stessa; la Tossicità  per gli organismi biologici (uomo e biota) è identificata generalmente attraverso studi specifici che permettono di determinare effetti nocivi a carico degli organismi;   

Interferenti Endocrini (IE) - sostanze e miscele che possono alterare l’equilibrio ormonale degli organismi viventi modificando i normali segnali inviati dagli ormoni e provocare effetti avversi per la salute ;   

Sostanze sensibilizzanti - sostanze e miscele che, per inalazione o assorbimento cutaneo, possono dar luogo ad una reazione avversa. A tal riguardo, l’Allegato I del Regolamento CLP definisce una sostanza sensibilizzante per la pelle come “una sostanza che, a contatto con la pelle, provoca una reazione allergica”. È bene precisare che le reazioni allergiche provocate dal contatto con gli articoli tessili e loro accessori, quali fibbie e bottoni contenti nichel, ad esempio, possono comparire come reazioni immediate ma, più spesso, compaiono come reazioni tardive e persistenti.   


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