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Indietro Comunicato Stampa N°20/2023 Covid19: flash survey varianti Iss, il 7 marzo XBB.1.5 al 38,4%

In Italia il 7 marzo scorso il lignaggio XBB.1.5 aveva una prevalenza stimata al 38,4%, con il BQ.1 al 29,6%. Sono questi i risultati dell’indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. La classificazione tiene conto delle nuove indicazioni di Ecdc e Oms, che considerano in maniera indipendente i lignaggi derivanti da Omicron. Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/PPAA in maniera casuale fra i campioni
positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine tutte le Regioni/PPAA ad eccezione della Valle D’Aosta, e complessivamente 98 laboratori regionali e il Laboratorio di Sanità Militare, per un totale di 741 campioni.

Queste le prevalenze stimate
BA.2.75 e relativi sottolignaggi (la cosiddetta ‘Centaurus)’ 12% (0-33,3%)
BQ.1 e relativi sottolignaggi (cd ‘Cerberus’) 29,6% (range: 0% -100,0%)
XBB e relativi sottolignaggi (escluso XBB.1.5) 14,8% (range: 0% -50,0%)
XBB.1.5 e relativi sottolignaggi (cd ‘Kraken’) 38,4% (range: 0,0% - 80,0%)

Conclusioni

- In linea con quanto atteso, la proporzione di sequenziamenti attribuibili a XBB.1.5
è in aumento, raggiungendo una prevalenza pari a 38,4% nella presente
indagine.
- BQ.1 ha una prevalenza in questa indagine pari al 29,6%. In diminuzione anche
la proporzione di sequenziamenti associati a BQ.1.1, sotto-lignaggio di BQ.1,
precedentemente attenzionato per la presenza di una mutazione addizionale in
un sito antigenico chiave della proteina (10,3% vs. 34,2% della precedente
indagine).


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