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ISS, capofila della ricerca sul cancro
Promuovere una maggiore accessibilità dei pazienti oncologici alle diagnosi e alle terapie; costruire network di ricerca interistituzionali; sviluppare terapie antitumorali innovative; promuovere la collaborazione europea. Sono questi i punti chiave del Programma Straordinario Oncologia 2006, presentato dall’ISS, in qualità di coordinatore dell’attività di Alleanza Contro il Cancro
(ACC), nell’ottobre scorso al convegno La rete nazionale solidale e collaborazioni internazionali del Programma Straordinario Oncologia 2006
, relativamente all’attuazione dei quattro Programmi indicati dal DM 21 luglio 2006, art. 3. Franca Moretti, Maria Ferrantini e Filippo Belardelli, del Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze dell’ISS, nell’articolo pubblicato sul numero 11 del Notiziario, hanno illustrato le finalità dei quattro Programmi, da attuare nel settore dell’oncologia e nel contesto di ACC.
Il primo Programma riguarda la riduzione delle disparità nell’accesso dei pazienti ai mezzi diagnostici e alle terapie. Esso si pone l’obiettivo di: migliorare la qualità della vita dei pazienti; attuare modelli organizzativi più adatti di quelli attuali alla gestione del paziente oncologico anziano; migliorare la comunicazione tra ricercatori, medici oncologi, pazienti e società in generale.
Con il secondo Programma si intende realizzare l’integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali. In particolare, si considerano come prioritarie quelle reti nazionali funzionali a facilitare il lavoro degli IRCCS oncologici e a favorire la realizzazione e l’integrazione di reti regionali e interregionali che possano ampliarsi nell’ambito di una progettualità europea.
Il terzo programma promuove lo sviluppo di terapie innovative in oncologia; prevede il trasferimento delle conoscenze allo sviluppo di interventi volti a prevenire, diagnosticare e trattare il cancro. Il quarto programma, infine, ha come finalità quella di promuovere la collaborazione europea, attraverso il processo di internazionalizzazione delle Reti individuate nel secondo Programma. Attraverso la collaborazione internazionale si potrà potenziare il trasferimento di competenze eccellenti verso programmi transnazionali e facilitare la mobilità dei giovani ricercatori mediante attività di Education&Training.
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