SEIEVA - Sistema Epidemiologico Integrato dell'Epatite Virale Acuta

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Infectious diseases, HIV
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Le epatiti virali sono malattie infettive che, come stabilito dall’attuale normativa (Decreto Ministeriale del 15 dicembre 1990: “Sistema Informativo delle Malattie Infettive e Diffusive” SIMID), sono soggette a notifica obbligatoria (Classe II, ovvero malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e passibili di interventi di controllo).
Dal 1985, la sorveglianza speciale SEIEVA (Sistema Epidemiologico Integrato delle Epatiti Virali Acute), coordinata dal Centro Nazionale per la Salute Globale e dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, affianca e integra il SIMID. Le informazioni provenienti dai questionari epidemiologici SEIEVA, integrate ai risultati di laboratorio, consentono infatti una più approfondita conoscenza dell’epidemiologia dell’epatite a livello nazionale, attraverso il monitoraggio dell’andamento e della diffusione di ciascuna epatite, la caratterizzazione dei patogeni che le causano, nonché la comprensione e la stima del contributo relativo dei diversi fattori di rischio associati. Ciò permette inoltre la definizione di misure preventive alle quali dare priorità e il monitoraggio degli effetti dei diversi programmi di prevenzione.
Sono sotto sorveglianza SEIEVA tutte le epatiti virali acute, in particolare le 5 malattie causate dai virus cosiddetti epatitici maggiori:
<*>epatite A (HAV)
<*>epatite B (HBV)
<*>epatite C (HCV)
<*>epatite D (o Delta) (HDV)
<*>epatite E (HEV)
Dal 2011 il SEIEVA è inserito all’interno della “enhanced surveillance for hepatitis B and C” gestita dall’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC). I dati SEIEVA finora condivisi sono quelli relativi agli anni 2006-2016.
Maggiori dettagli sono riportati nel
Epidemia di Epatite A tra uomini che fanno sesso con gli uomini. Il punto della situazione in Italia e in Europa
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Linea Guida “I CONTROLLI ALLA FRONTIERA. LA FRONTIERA DEI CONTROLLI. Controlli sanitari all’arrivo e percorsi di tutela sanitaria per i migranti ospiti presso i centri di accoglienza”
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Il Documento è stato elaborato nell’ambito del Programma Nazionale Linee Guida Salute Migranti, sviluppato dall’Istituto Nazionale Salute Migrazioni e Povertà (INMP) in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), a partire dall’esperienza maturata nell’ambito del Sistema Nazionale Linee Guida, e con la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), in quanto unico network scientifico specificamente volto alla tutela della salute degli immigrati e impegnato a sostenere le buone pratiche nell’assistenza sia a livello nazionale che locale, attraverso i propri Gruppi Immigrazione e Salute (GrIS).
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Segnaliamo questa linea guida perché contiene tre rilevanti quesiti relativi all’epatite: screening per epatite B e C e vaccinazione anti epatite B. L’epatite virale costituisce, infatti, un importante problema sia individuale sia di sanità pubblica soprattutto nei gruppi di popolazione più vulnerabili, come gli immigrati provenienti da aree altamente endemiche. La vaccinazione e la diagnosi precoce in queste popolazioni sono fondamentali sia per arginare la potenziale diffusione dell’infezione, sia per prevenirne le gravi complicanze.
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