Allattamento materno, non c'è niente di meglio...

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Durante i primi 6 mesi di vita al neonato non serve nient'altro all'infuori del latte della mamma. Nemmeno l'acqua. Questo latte contiene tutte le sostanze nutritive che necessitano alla sua crescita, protegge lui dalle infezioni ed evita a lei eccessive perdite di sangue dopo il parto, favorendo la contrazione dell'utero. Ma i vantaggi non sono solo fisici. Strumento di "nutrizione e cura" per eccellenza, l'allattamento al seno simboleggia, infatti, il rapporto unico tra mamma e figlio, oltre che un insostituibile mezzo per trasmettere affetto, amore e coccole. Nella convinzione, dunque, che l'allattamento al seno sia uno strumento di promozione della salute a disposizione di tutte le donne, l'Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il <*>Tutte le mamme possono allattare? Sì, in quanto le dimensioni della mammella non influenzano la quantità di latte che un seno è capace di produrre. Il meccanismo per cui il latte si forma è semplice: più il bambino succhia, più la mammella produce latte. Ecco perché tutti i seni vanno bene, anche quando sono piccoli.*><*>Quando iniziare? E' fondamentale attaccare al seno il bambino appena dopo il parto e comunque entro due ore. Questo legame tra pelli è speciale e può segnare in positivo la crescita per gli anni a venire del bambino. Proprio durante i primi giorni di allattamento le mamme producono il colostro, prezioso liquido ricco di globuli bianchi, vitamina A ed altre sostanze essenziali per la crescita del bambino.*><*>Quanto deve durare la poppata e quante volte è bene allattare il bimbo? Non esistono regole fisse su quanto debba durare una poppata. E' un fattore che varia da bambino a bambino, a seconda dell'età e dell'ora della giornata. Quindi è bene allattarlo ogni volta che mostra segni di fame e fino a quando vuole farlo, senza preoccuparsi che la poppata duri troppo a lungo. Il numero delle poppate può variare fra le 8 e le 12 volte in una giornata. Inoltre, è normale che il bimbo si svegli di notte spinto dall'esigenza di nutrirsi. Per questo è bene dormirgli accanto in modo da poterlo sfamare prontamente. Anche gli intervalli tra una poppata e un'altra dipendono dal desiderio dal bambino. Più che della regolarità delle poppate è importante soddisfare i bisogni espressi dal bimbo.*><*>Quali le posizioni migliori per allattare? Le posizioni ideali per allattare sono diverse: da sedute, bisogna sostenere il bambino per le spalle tenendolo fra le braccia. E' bene sorreggere la testina posando le dita della mano dietro al collo o con l'avambraccio. Il corpo del bambino deve essere dritto e girato verso il corpo della mamma (pancia contro pancia). Da sdraiate sul fianco, il bambino deve essere dritto davanti alla mamma, che deve anche sostenergli le spalle. Questa posizione è particolarmente indicata dopo un taglio cesareo o quando stare sedute, come spesso accade nei primi giorni dopo il parto, provoca dolore. Quale che sia la posizione prescelta, è importante che il nasino del bimbo sia di fronte e all'altezza del capezzolo e la bocca ben protesa verso il seno. Inoltre, può essere utile sostenere il seno con la mano e stimolare l'apertura della bocca sfiorandola con il capezzolo, senza però forzare in alcun modo il bambino.*><*>Allattare è doloroso? No, anzi abitualmente è piacevole e gratificante. Tuttavia, specie nei primi giorni dopo il parto, è possibile avvertire qualche dolore, che potrebbe essere la spia di una posizione di allattamento non corretta.*><*>Avrò abbastanza latte? Il bambino assume sufficienti quantità di latte quando cresce dai 125 ai 150 grammi per settimana, con ampie variazioni individuali. Altro segnale è il numero dei pannolini bagnati che normalmente dovrebbero essere da 5 a 7 nell'arco di 24 ore. Intorno ai 10 giorni e ai 2 mesi di vita, il bambino ha degli "scatti di crescita" che abitualmente si accompagnano a un maggior consumo di latte.*><*>Cosa si può mangiare?E cosa fare quando si deve tornare al lavoro? Durante l'allattamento non esiste per le mamme una dieta particolare da seguire: si può mangiare di tutto, prestando attenzione ad un'alimentazione equilibrata, in cui caffè, alcolici e sigarette siano limitati. Ovviamente è preferibile non fumare affatto. Se è necessario tornare a lavorare, è utile imparare a spremere il latte manualmente o con il tiralatte. E' bene, in questo caso, chiedere istruzioni agli operatori o ad altre mamme esperte. Il latte così ottenuto può essere conservato a temperatura ambiente (circa 25°), per 6-8 ore, in frigorifero per 72 ore e in congelatore per tre mesi.*>
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