PULVIRUS, PER CAPIRE I LEGAMI TRA COVID-19 E INQUINAMENTO
Il Progetto PULVIRUS nasce nella primavera del 2020, in piena crisi pandemica COVID-19, dall'alleanza scientifica fra l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e il Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) composto da ISPRA e dalle Agenzie Regionali del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente. Si tratta di un'iniziativa di portata nazionale che mette a fattor comune i rilevanti insiemi di competenze e dati di cui dispongono le tre istituzioni, esperienze e collaborazioni già in corso; l'obiettivo è di raffinare gli strumenti che la comunità scientifica propone a supporto delle politiche ambientali e sanitarie.
Il Progetto si è articolato in sei obiettivi principali che hanno avuto lo scopo di approfondire il discusso legame fra inquinamento atmosferico e diffusione della pandemia, le interazioni fisico-chimiche-biologiche fra polveri atmosferiche e virus, gli effetti del "lockdown" sulle concentrazioni atmosferiche degli inquinanti e dei gas serra.
Obiettivo 1: Analisi degli effetti delle misure di distanziamento fisico durante il periodo della pandemia da COVID 19: cosa dicono le stazioni di monitoraggio italiane.
Obiettivo 2: Valutazione sull’intero territorio nazionale della riduzione delle emissioni e concentrazioni di inquinanti atmosferici per effetto dell’introduzione di misure per contrastare la diffusione del COVID-19.
Obiettivo 3: Caratterizzazione della composizione chimica e della distribuzione dimensionale del particolato.
Obiettivo 4: Valutazione dell’impatto della riduzione delle emissioni sui gas climalteranti.
Obiettivo 5: Studio sulle interazioni fisico-chimiche-biologiche tra polveri sottili e virus.
Obiettivo 6: Raccomandazioni per il trattamento di campioni di particolato e valutazioni preliminari allo sviluppo di un modello predittivo di allerta precoce conseguente alla presenza di tracce di COVID-19 sul particolato atmosferico e formazione.
PULVIRUS ha avuto uno sviluppo temporale di due anni, appena conclusosi a Ottobre 2022; alcuni risultati significativi saranno, però disponibili fra pochi mesi: come ad esempio fra i l’analisi di fattibilità̀ di un sistema di allerta precoce da attivare possibilmente prima della prossima stagione autunnale.
L'ISS ha avuto un ruolo attivo nella Struttura di Governo di PULVIRUS attraverso la partecipazione come:
Membro Comitato direttivo Dott.ssa Laura Mancini
- Membro Comitato Tecnico Scientifico Dott.ssa Stefania Marcheggiani
- Responsabile scientifico Obiettivo 6 Dott.ssa Stefania Marcheggiani
- Esperti coinvolti nell'Obbiettivo 6: L. Mancini, C. Puccinelli, A. D’angelo, F. Chiudioni, M.E. Soggiù, G. Settimo
- Esperti coinvolti negli Obiettivi 1: ME Soggiu, M Inglessis; 2: ME Soggiu; 3: G. Settimo e 5: S. Marcheggiani
In particolare per quanto riguarda l’Obiettivo 6 sono stati realizzati i due protocolli operativi di raccolta, trasporto e conservazione dei campioni ambientali, sia negli ambienti outdoor che indoor da utilizzare nei monitoraggi di emergenza.
E’ stato redatto il documento relativo alla struttura dello strumento predittivo di allerta ambientale precoce, Early Warning System basato sull’integrazione di dati ambientali, e sulla presenza di circolazione virale in aria o di altri contaminanti biologici emergenti o riemergenti in aree in cui erano già stati registrati. Questa proposta si è basata sulle osservazioni ambientali, integrate con quelle di ricerca atte a raccogliere informazioni su eventuali rischi per la salute.
I risultati del Progetto sono disponibili a tutti, decisori politici e cittadini e sono accessibili direttamente sul sito web dedicato, https://www.pulvirus.it/