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Salute e campi elettromagnetici, un sito dell’ISS per fare chiarezza
ISS 25/03/09
L’utilizzo di telefoni cellulari fa male alla salute? E cosa provoca la vicinanza alle linee ad alta tensione, ai campi elettromagnetici, alle radiofrequenze in generale? Nonostante le conclusioni a cui sono giunti numerosi studi in materia debbano tranquillizzare, si assiste ad una diffusa preoccupazione nell’opinione pubblica circa i possibili effetti nocivi per la salute dell’esposizione ai campi elettromagnetici prodotti da svariate sorgenti, tra cui in particolare le antenne fisse per la telefonia cellulare. Per questo, il Centro per il Controllo delle Malattie (CCM) del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha promosso il progetto CAMELET coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, nel cui ambito è stato creato un
Il progetto prevede anche l’organizzazione di una serie di incontri, di cui il primo, Salute e campi elettromagnetici
, si svolge il 31 marzo prossimo a Pontecchio Marconi (Bologna). Lo scopo è fornire un aggiornamento sui più significativi risultati delle ricerche recenti e sulle valutazioni di rischio effettuate da gruppi di esperti a livello internazionale. L’iniziativa è destinata in particolare ai professionisti delle aziende sanitarie locali e delle agenzie di protezione ambientale, le Asl e le Arpa insomma, a cui i cittadini si rivolgono più spesso per ottenere risposte.
Ci sono diversi sintomi di malessere sociale connessi ai campi elettromagnetici – afferma Paolo Vecchia, ricercatore del Dipartimento Tecnologa e Salute dell’ISS, responsabile di CAMELET – La maggior parte delle preoccupazioni e dei dubbi sono in alcuni casi ingiustificate, in altri esagerate rispetto alle indicazioni della ricerca scientifica. Si registra inoltre un aumento continuo di segnalazioni di disturbi soggettivi attribuiti a una presunta ipersensibilità ai campi elettromagnetici, spesso trascurando possibili altre cause. Infine, si può constatare che le richieste di intervento stanno pesantemente condizionando l’attività sia delle aziende sanitarie, sia delle agenzie di protezione ambientale. E’ quindi fondamentale che i cittadini dispongano di una fonte istituzionale di valutazione e di informazione, al fine di evitare da un lato di sovraccaricare le strutture sanitarie locali di compiti impropri, dall’altro di creare confusione e sfiducia di fronte a valutazioni ed informazioni diverse provenienti da fonti non sempre qualificate
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