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Bere per ubriacarsi: è la moda shock dei giovanissimi
ISS 12/04/07
Aumenta tra i giovani di 11-18 anni il consumo di bevande alcoliche. La notizia emerge dal focus elaborato dall’ISS secondo cui nel corso degli ultimi anni a partire dal 1998 sono aumentate per entrambi i sessi le prevalenze di consumatori: se nel 1998 l’abitudine al bere caratterizzava il 18,2% dei maschi e il 12% delle femmine tra i 14 e i 18 anni, nel 2003 le percentuali sono salite rispettivamente al 25% e al 19%.
Nell’analisi retrospettiva di dettaglio dedicata al bere giovanile, in media il 33,4% dei giovani dagli 11 ai 18 anni ha dichiarato di aver bevuto almeno una bevanda alcolica nell’ultimo anno. Di questi, il 37,5% erano maschi e il 29% femmine. Il bere giovanile ha una spiccata tendenza ad aumentare con l’età soprattutto a partire dai 14 anni in cui il 23,5% per i ragazzi e il 22,7% per le ragazze dichiara di consumare alcolici nonostante al di sotto dell’età legale. Il fenomeno del binge drinking è cresciuto dal 1998 al 2003 del 50%. Ed è stato seguito nel 2003 dal 5,2% dei ragazzi, con una prevalenza del 21% tra i 14 e i 18 anni. Tra le ragazze il fenomeno sembra più contenuto con un picco però ai 17 anni, quando è attuato dal 9% delle teen-ager.
A livello regionale, le prevalenze più elevate di consumatori si registrano in Emilia Romagna (44,2%), nel Veneto (43,7%), nel Trentino Alto Adige (40,6%), nel Friuli Venezia Giulia (40%) e nel Molise (42,7%). Le prevalenze più basse si hanno nel Lazio (24,4%), in Abruzzo (27%), in Sardegna (27,2%), in Campania 827,4%) e in Liguria (28,2%).
In aumento, sempre tra il 1998 e il 2003, il consumo di aperitivi alcolici (+ 46%) e di super alcolici (+ 24,4%). La bevanda più bevuta resta comunque la birra (28,5% dei ragazzi; 17% delle ragazze), seguita dagli aperitivi alcolici (19,7% maschi; 14,2% dalle femmine).
Un dato particolarmente interessante riguarda la relazione esistente tra il ricorso al pronto soccorso e la pratica del binge drinking tra i ragazzi. Il rischio relativo di ricorrere al pronto soccorso nei ragazzi che hanno bevuto nel 2003 più di 6 bicchieri in un’unica occasione almeno una volta nel corso dei precedenti 12 mesi, è risultato essere del 70% più elevato rispetto ai coetanei che non hanno seguito questo comportamento.
L’analisi effettuata dal Centro OMS per la Ricerca sull’Alcol mostra che qualsiasi tipo di consumo di bevande alcoliche risulta essere correlato con la pratica da parte dei giovani del binge drinking. La variabile più correlata con il fenomeno del binge drinking è il consumo di alcolici lontano dai pasti. Questo fattore, non scontato in funzione del fatto che il consumo di 6 o più bicchieri potrebbe essere attuato anche in occasione dei pasti, è verosimilmente imputabile alla sempre maggiore diffusione dell’abitudine a incontrarsi in open bar
o nei locali che promuovono le happy hours
, l'ora dell'aperitivo alcolico o degli alcopops
, della birra e stuzzichini sempre più frequentemente proposti come momento di svago, di divertimento e socializzazione, la cui convenienza economica condiziona evidentemente il continuare a bere.
A livello di associazione con altri comportamenti rischiosi per la salute dell’individuo è stata evidenziata la correlazione esistente per i maschi tra la pratica del binge drinking e l’abitudine al fumo e tra i binge drinkers e la frequentazione di discoteche e locali da ballo.
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